E’ stata respinta dal Consiglio Comunale dopo un vivace dibattito la mozione presentata da Fratelli d’Italia per sospendere la nuova modalità di raccolta integrale dei rifiuti al via in città e che prevede la contestuale eliminazione dei cassonetti di plastica e vetro dalle strade. “Noi non siamo contrari alla raccolta differenziata integrale – mette le mani avanti la consigliera FdI Federica Boccaletti – bensì alle modalità cui viene applicata e al fatto che i cittadini non siano stati coinvolti in un adeguato percorso partecipativo. Il metodo applicato non può essere lo stesso per tutti i comuni delle Terre d’Argine, territori molto diversi tra loro anche per densità urbana.
Si chiede ai cittadini di stoccare i rifiuti nelle proprie aree private, spesso piccole e inadeguate, questo creerà disagi e disservizi, oltre a un inevitabile problema di decoro. Carpi ha raggiunto livelli di raccolta molto alti, perchè forzare ulteriormente la mano? E chi pensa che togliere i cassonetti dalle strade limiterà gli abbandoni, sbaglia: il senso civico delle persone non si cambia solo attraverso la raccolta porta a porta. A mutare sarà solo la location del fenomeno”.
Trasformare le case della gente “in una discarica a cielo aperto – aggiunge la collega Annalisa Arletti – è inammissibile. Lo spazio pubblico sarà liberato dai rifiuti e verrà riempito quello privato. Differenziare è giusto, ma cosa ci guadagna il cittadino? Perchè lo facciamo? Per il gestore a cui appaltiamo il servizio? Per gli imprenditori dei bidoni? Anche il calendario dei passaggi è mal pensato, occorre rafforzare la frequenza soprattutto per la plastica, rifiuti che col caldo sono estremamente maleodoranti”. Non è poi mancata una stoccata all’Amministrazione: “è chiaro che volete male al centro storico, penalizzato per l’ennesima volta con questo metodo di raccolta. Come ci si potrà destreggiare su marciapiedi piedi di bidoni e sacchetti? Come faranno le mamme con le carrozzine o le persone con problemi motori? Le aree della città non sono tutte uguali. Bologna ha fatto un passo indietro, dopo aver rimosso i bidoni di vetro e plastica dalle strade li ha rimessi: ripensateci non è mai troppo tardi”.
A dare man forte alle due consigliere di Fratelli d’Italia anche Giulio Bonzanini (Lega Salvini Premier): “differenziare è sacrosanto ma è sbagliato l’approccio. Gli incivili vanno combattuti multandoli e agevolando la raccolta non rendendo tutto più complicato. Le nostre frazioni si riempiranno ancor di più di spazzatura”. Le repliche dai banchi della maggioranza non si sono fatte attendere: “qui non stiamo parlando di un progetto da far partire da zero – ha commentato Giovanni Maestri (PD – Carpi 2.0 – Centro Sinistra) – esiste già un’attenzione culturale consolidata nella raccolta door to door. Si vuole arrivare a un miglioramento della quota di raccolta da qui l’esigenza da parte dei gestore di costruire un modello che funzioni in termini generali e abbia una dignità aldilà della sensibilità del singolo. E allora perché fermarsi? I sacchetti gialli per la plastica si riveleranno una scelta sbagliata? La si potrà modificare in corsa. Siamo di fronte a un cambio di abitudini, non a un peso insormontabile”.
“Tutte le cose nuove comportano disagi ma non è detto che non siano migliorative, ci si deve provare. Poi se sarà catastrofe nessuno ci vieta di rivalutare la situazione. Apriamo la mente”, è l’invito lanciato da Maria Giovanna Macrì PD – Carpi 2.0 – Centro Sinistra.
E se per Eliana Conte (PD – Carpi 2.0 – Centro Sinistra) “la nuova modalità ci farà riflettere su come fare la spesa per limitare gli imballaggi e a differenziare la plastica con maggior attenzione” per Maurizio Maio (PD – Carpi 2.0 – Centro Sinistra) “si chiude un centro. Insieme possiamo fare la differenza, per lasciare un’impronta più leggera anche alle prossime generazioni”.
Il male del nostro Paese? “Pensare delle riforme e non partire mai solo perché qualcuno solleva la manina… E’ giusto iniziare e in corso d’opera si correggerà altrimenti siamo sempre fermi allo stesso punto. Ci sono cambiamenti onerosi e anche dolorosi per i cittadini ma che devono essere fatti e che implicano al contempo un’attività di ascolto per recepire eventuali correttivi. Tutti hanno il diritto di essere ascoltati ma non è detto che quel che dicono sia sempre da tenere in considerazione, sennò non ne usciamo più”, ha dichiarato
Andrea Bizzarri (PD – Carpi 2.0 – Centro Sinistra) che si è detto comunque disponibile a sostenere una mozione che estenda gli orari dei centri di smaltimento.
Un’apertura è invece arrivata in conclusione di dibattito dall’assessore Mariella Lugli che ha riconosciuto la “necessità di rivedere la raccolta degli ingombranti, perchè non è possibile vedere lavatrici e materassi in giro per la città. Evidentemente la possibilità messa in campo da Aimag di ritirarli gratuitamente non è stata comunicata nel migliore dei modi”.
Sul rischio poi che tanti bidoni sui marciapiedi possano trasformarsi in vere e proprie stazioni ecologiche, Lugli si è detta favorevole al fatto che il gestore “aggiunga anche una dotazione di fototrappole per i condomini più grandi per individuare i comportamenti scorretti”.
Jessica Bianchi