Risparmiamo l’acqua, il nostro bene più prezioso

La Regione Emilia-Romagna dichiara lo stato di crisi regionale e sta procedendo con la richiesta dello stato d’emergenza nazionale, finalizzata a ottenere risorse per l’assistenza alla popolazione e per mettere in campo interventi urgenti. E la gente cosa fa? E’ preoccupata da questa prolungata siccità? Sta adottando delle contromisure per risparmiare acqua potabile? Lo abbiamo chiesto ad alcuni nostri concittadini.

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Oltre 100 scienziati si sono dati appuntamento a Bologna in occasione della seconda Conferenza Nazionale sulle Previsioni Meteorologiche e Climatiche, organizzata da AISAM – Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia e SISC – Società Italiana per le scienze del Clima. Al centro dei lavori il caldo torrido e la siccità che stanno attanagliando l’Italia e in particolare la pianura padana e il suo Grande fiume, da mesi osservato speciale.

“Ci siamo lasciati alle spalle un autunno e un inverno estremamente siccitosi – spiega la fisica dell’atmosfera e responsabile di RaiMeteo Claudia Adamo del Comitato scientifico – e sono mancate anche le nevicate, basti pensare che l’apporto nevoso è stato al di sotto della metà della nomale quantità di neve che solitamente cade sul nostro settore alpino. Ora, a causa delle temperature elevate e di un maggio caldissimo, la neve sta già fondendo oltre i 3mila metri su gran parte delle Alpi e questo sta generando una situazione che normalmente si verifica ad agosto,  l’estate però è appena iniziata…”. L’invito di Adamo è quindi quello di “ripensare il nostro modo di vivere e di modificare il territorio”.

Parole d’ordine? “Adattamento e mitigazione”.

Secondo la dottoressa Adamo è necessario “evitare di disperdere la pioggia quando arriva e cercare di salvare neve e ghiacciai. La scienza ci dice cosa fare, gli scienziati hanno individuato delle soluzioni basate sulla natura per mitigare il cambiamento climatico: dal ripristino delle dune a quello della vegetazione lungo gli argini dei fiumi ad esempio. Ripiantare alberi è la nostra arma ma noi stiamo ancora disboscando… è fondamentale cambiare le logiche perchè le conseguenze del cambiamento del clima cominciamo a sentirle ogni giorno sulla nostra pelle”.

E mentre la Regione Emilia-Romagna dichiara lo stato di crisi regionale e sta procedendo con la richiesta dello stato d’emergenza nazionale, finalizzata a ottenere risorse per l’assistenza alla popolazione e per mettere in campo interventi urgenti, la gente cosa fa? E’ preoccupata da questa prolungata siccità? Sta adottando delle contromisure per risparmiare acqua potabile? Lo abbiamo chiesto ad alcuni nostri concittadini.

“Cerchiamo di  fare docce brevi e mentre ci insaponiamo non facciamo scorrere l’acqua. Quando ci si lava i denti si chiude il rubinetto… insomma piccoli gesti quotidiani di buon senso che stiamo inculcando anche nelle nostre bambine” spiega un papà.

“Facciamo una lavastoviglie al giorno per ottimizzare il carico e il consumo d’acqua e, dal momento che possiedo una piscina in giardino sto curando l’acqua in modo da evitare di cambiarla troppo spesso”, aggiunge un altro cittadino.

“Quando cucino raccolgo l’acqua, come quella della pasta o quella usata per lavare le verdure e poi la riciclo per innaffiare ma nonostante il mio amore per i fiori, li sto bagnando pochissimo, qualcuno morirà… Sono preoccupata per quanto sta accadendo ma ho sempre tentato di risparmiare acqua, il nostro bene più prezioso”, spiega una signora.

“Stiamo attenti quando ci laviamo mani e denti ma i bucati devi pur farli… innaffiamo poco il giardino e non laviamo la macchina perchè la crisi è grave ma per anni nessuno ha fatto nulla per non perdere la pioggia quando cade”, sottolinea un nostro concittadino. Quando si dice l’adattamento…

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