Via Roosevelt, al via l’iter per il superamento del passaggio a livello

Stanziati da Comune e Rfi – Rete Ferroviaria Italiana 160mila euro per uno studio di fattibilità relativo al superamento del passaggio a livello di via Roosevelt.

0
2266

Il passaggio a livello di via Roosevelt è senza dubbio uno dei maggiori nodi irrisolti della viabilità carpigiana. Quando le sbarre si abbassano, puntualmente si creano lunghe file di auto i cui motori, perlopiù accesi nell’attesa di transitare, rendono l’aria irrespirabile e i tempi di percorrenza pressoché eterni. Tra gli assi viari più critici della città, via Roosevelt è al centro del dibattito cittadino da anni. Nel corso del tempo sono state avanzate varie ipotesi per superare il passaggio a livello che vi insiste, ma nessuna è mai stata considerata praticabile ed è finita nel dimenticatoio. Qualcosa però si sta muovendo: Comune e Rfi – Rete Ferroviaria Italiana oltre ad aver compiuto numerosi sopralluoghi per comprendere quale soluzione adottare (ndr – al momento l’opzione più accreditata pare essere la realizzazione di un sottopassaggio sull’asse Manzoni – Tre Ponti) stanno redigendo un accordo per avviare uno studio di fattibilità e superare così l’annoso nodo. “Per la realizzazione del progetto sono stati stanziati 160mila euro – spiega l’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi – metà dei quali in carico a Rfi”. Dopo anni di dibattito e di proposte progettuali, “questa – prosegue Righi – è la prima volta che si coinvolge fattivamente Rete Ferroviaria Italiana. Stiamo lavorando insieme, fianco a fianco e sono certo che porteremo a casa un risultato importante”. Il progetto di fattibilità riguarderà il superamento del nodo Roosevelt  – Manzoni – Tre Ponti prevedendo tutti gli scenari possibili poiché, sottolinea l’assessore, non è detto che “la soluzione ritenuta tecnicamente più ragionevole e sostenibile sia anche quella davvero fattibile”. Poi, progetto – e costi – alla mano, si dovrà valutare quale sarà l’impatto urbanistico dell’intervento, “poiché al centro della nostra azione vi è la rilettura di un intero pezzo di città e scelte di questo tipo richiedono un coinvolgimento ampio e fasi complesse lungo il percorso”, conclude Righi.

Jessica Bianchi