Dopo due anni di assenza a causa dello stop forzato imposto dalla pandemia, giovedì 16 giugno, nella tradizionale e bellissima cornice di Villa Ascari, si è svolto il Gran Galà di Amo – Associazione Malati Oncologici di Carpi.
Per questa edizione del tutto speciale, dal momento che segna i primi 25 anni di attività del sodalizio, è stato scelto il titolo Leave no one behind, poiché tra gli obiettivi perseguiti da sempre da Amo vi è proprio la volontà di non lasciare indietro nessuno, ribadendo in ogni occasione l’importanza di mettere al centro di ogni attività la persona e le sue esigenze psico-fisiche. Le prime parole, tra la commozione generale, sono invece state spese per due volontari scomparsi prematuramente, Leo Barbieri e Isa Bertolini, dopodiché, a salire sul palco, sono state due donne, da poco in pensione, che col loro infaticabile lavoro tanto hanno fatto per i pazienti e le loro famiglie: Angela Righi, storica coordinatrice infermieristica del Day Hospital Oncologico e la dottoressa Maria Grazia Lazzaretti, per anni responsabile della Breast Unit dell’Ospedale Ramazzini. Davanti a un nutrito pubblico sono poi stati consegnati quattro Amo d’Oro rispettivamente al geometra Sergio Forghieri, per il tempo e le competenze messi a completa e gratuita disposizione dell’associazione; al dottor Giorgio Verrini per l’opera di volontariato svolta durante gli ultimi due anni di pandemia in rappresentanza dei tanti medici volontari, di cui molti in pensione, che hanno prestato la propria opera presso i punti vaccinali della nostra provincia e in particolare a Carpi; al dottor Michele Pescetelli, coordinatore delle vaccinazioni del Distretto di Carpi, per ringraziare così simbolicamente tutti gli infermieri, dipendenti e non del Servizio Sanitario Nazionale, così come i medici e i farmacisti che tanto hanno fatto in questi anni così durti e complessi e, infine, alla dottoressa Silvana Borsari, direttrice Sanitaria dell’Ausl di Modena in rappresentanza di tutti gli operatori dell’azienda che hanno svolto il loro lavoro, in modo instancabile, nei reparti di degenza, sulle ambulanze, negli ambulatori dell’Ospedale, nel Distretto e presso gli studi Medici di Medicina Generale. E dopo i secondi piatti, serviti come sempre, con grande professionalità dai volontari di Amo, è stato consegnato il Premio Donata Testi al dottor Luigi Cavanna, direttore del Reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale civile di Piacenza nonché presidente del Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri, “per la professionalità, l’umanità e la passione nel curare i malati”.
E dopo i brani musicali eseguiti con maestria dalla soprano Cristina Barbieri, accompagnata dal maestro Stefano Seghedoni, a sorpresa il consiglio direttivo di Amo ha chiamato sul palco il dottor Fabrizio Artioli, tra i fondatori, 25 anni fa, di Amo. Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso, recita la dedica.
J.B.