Dopo due anni di pandemia i Reparti di Emergenza – Urgenza sono usciti con le ossa rotte. Tanti i professionisti in fuga e chi resta deve accollarsi turni di lavoro a dir poco massacranti mentre le ricadute sulla cittadinanza in termini di allungamento dei tempi di attese, in particolare per i codici più lievi, sono ormai sotto agli occhi di tutti. Il Pronto Soccorso di Carpi non fa eccezione anzi, come denunciato dal sindaco Bellelli, “qui le criticità sono particolarmente acute”. Per correre ai ripari, anche in considerazione del fatto che i concorsi pubblici tesi a reclutare personale continuano ad andare deserti, le aziende sanitarie hanno tentato un’altra strada lanciando un Sos, si fa per dire, ai professionisti privati e alle cooperative, chiamati a coprire le carenze di organico ormai croniche nei Ps. Gare indette per scongiurare il rischio più temuto, ovvero l’interruzione del servizio nella stagione estiva quando gli operatori, stremati, devono poter andare in vacanza.
A Reggio Emilia il bando è andato deserto e l’Ausl ha dovuto posticipare la scadenza fissata per la raccolta delle adesioni. Il timore era che la medesima sorte toccasse anche all’azienda sanitaria modenese ma così non è stato. Ai due bandi relativi alla fornitura in via temporanea e di urgenza di sevizi medici ospedalieri per la rete provinciale di Emergenza – Urgenza (la durata è trimestrale, rinnovabile per altri tre mesi, per un importo complessivo di 220.896 euro) e alla fornitura di servizi ospedalieri di ostetricia e ginecologia da destinare all’Area Nord e in particolare all’Ospedale di Mirandola (cinque mesi rinnovabili per altri, per un importo complessivo di 194.880 euro) hanno risposto due realtà bolognesi: Novamedica soc. coop. sociale onlus di Bologna ha concorso per entrambi mentre C.M.P. Global Medical Division Società cooperativa tra professionisti di Granarolo dell’Emilia ha partecipato solo al bando relativo all’Emergenza – Urgenza. Ad aggiudicarsi entrambe le gare è stata Novamedica.
Due bandi nati come ultima soluzione, spiegano dall’Ausl di Modena, “giunta dopo aver messo in atto tutte le azioni possibili per il reperimento di personale a tempo indeterminato, determinato e libero professionale; in particolare l’azienda ha provveduto all’indizione di numerosi concorsi pubblici ripetuti più volte, nel corso degli anni, allo scorrimento di graduatorie di concorso di altre Aziende della Regione, così come alla pubblicazione di bandi finalizzati all’acquisizione di contratti Libero Professionali, per specializzandi e alla pubblicazione di bandi di mobilità. Analogo iter per il bando relativo all’Ostetricia e Ginecologia: anche in questo caso la ricerca di professionisti da inserire in organico resta costante, così come è stata attivata la collaborazione tra Punti Nascita della rete provinciale per la copertura di turni”.
L’impegno per reclutare specialisti però prosegue: “l’Azienda Usl di Modena, di concerto con le altre aziende sanitarie, gli enti locali e la Regione, continua a lavorare con tutti i mezzi a disposizione con l’unico intento di supportare i propri professionisti, salvaguardare i servizi e continuare a garantirne gli standard qualitativi e di sicurezza”.
“Il contratto – si legge nell’atto di aggiudicazione – potrà essere stipulato e ragionevolmente attivato dal 4 giugno (ndr – Emergenza – urgenza) e dal 9 giugno (ndr – Ostetricia e Ginecologia)”. I medici “a chiamata” infatti sono già entrati in servizio staremo a vedere se le perplessità avanzate da numerose sigle sindacali (vedi alla voce disomogeneità di trattamento economico) si riveleranno fondate o se, al contrario, i dipendenti del servizio pubblico, a fronte di un alleggerimento del carico lavorativo, soprassederanno.
Jessica Bianchi