Si chiama Yassen Tair il 25enne pakistano arrestato in via Trieste, a Fabbrico, nel reggiano, nel corso di un blitz antiterrorismo della Polizia di Stato nei confronti di una cellula composta da cittadini pachistani operante in Italia e in altri paesi europei e collegata al Gruppo Gabar, a sua volta legato a Zaheer Hassan Mahmoud, il 27enne che nel settembre 2020 attaccò la ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, ferendo a colpi di mannaia due persone. Sono complessivamente 14 le misure cautelari emesse dal Gip di Genova ed eseguite nel nostro Paese e all’estero. L’accusa nei loro confronti è di associazione con finalità di terrorismo internazionale. L’indagine è stata coordinata dalla Dda di Genova e svolta dalla Digos e dall’Antiterrorismo, con il coinvolgimento degli uffici antiterrorismo di Spagna e Francia coordinati dall’European counter terrorismo centre di Europol.
La cellula terroristica individuata dagli investigatori era pronta a comprare armi e stava reclutando sodali in Italia.
Tair che aveva ottenuto lo status di rifugiato in Italia nel 2015, era già stato arrestato in Francia il 22 febbraio dell’anno scorso per il porto di un grosso coltello, con una lama da 40 centimetri.
Il 25enne, ritenuto il vertice della cellula, postava con cadenza giornaliera, su Facebook, TikTok e Youtube, numerosi video nei quali era ripreso avvolto da tunica e copricapo neri mentre recitava testi inneggianti alla violenza oppure mentre, in compagnia di connazionali, in strada o all’interno di abitazioni, brandiva machete o coltelli di grandi dimensioni mimando insieme agli altri il gesto del taglio della gola.