La scuola media Focherini è tornata in Valsugana… per una boccata d’aria fresca

Dodici classi, 230 alunni, 23 docenti coinvolti, rotazioni dei turni per ottimizzare i viaggi, l’apporto dei volontari del Circolo Guerzoni per l’autogestione della casa di Borgo Valsugana, una macchina organizzativa complessa che però ha funzionato al meglio per rendere piacevole, complice anche la bella stagione, il soggiorno degli studenti

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Dal 9 al 17 maggio le classi seconde e terze della scuola media O. Focherini (Comprensivo Carpi Nord) hanno realizzato un’esperienza davvero speciale e tanto attesa dopo i due anni di pandemia: il viaggio di istruzione di due giorni tra i monti della Valsugana per ritrovare il gusto delle relazioni e il contatto con la natura. Dodici classi, 230 alunni, 23 docenti coinvolti, rotazioni dei turni per ottimizzare i viaggi, l’apporto dei volontari del Circolo Guerzoni per l’autogestione della casa di Borgo Valsugana, una macchina organizzativa complessa che però ha funzionato al meglio per rendere piacevole, complice anche la bella stagione, il soggiorno degli studenti.

La proposta formativa, oltre a richiedere tante energie e disponibilità da parte dei docenti e della scuola intera, ha rappresentato una sfida al termine di un anno ancora condizionato dal covid perché è stata la prima grande uscita dopo la pandemia, “una boccata d’aria fresca” per degli adolescenti per toppo tempo bloccati nelle loro manifestazioni più spontanee. Certo non sono mancate le difficoltà a cominciare dal dover individuare una struttura alternativa all’Hotel Valparadiso del Comune di Carpi non ancora disponibile. Poi l’organizzazione è comunque partita quando ancora il covid aveva una discreta diffusione anche a scuola, con classi dimezzate, le famiglie difficili da raggiungere.

Il viaggio di istruzione in Valsugana rientra a pieno titolo nella programmazione del progetto d’Istituto, con specifiche finalità educative. E’ un importante occasione per il raggiungimento di obiettivi quali il rispetto delle norme di comportamento, la collaborazione tra alunni e professori, la maturazione di un corretto rapporto con se stessi e con gli altri, l’autonomia personale, la socializzazione. Ai docenti è sembrata la miglior risposta alle attuali esigenze dei ragazzi (isolamento, carenza di relazioni, etc) dopo l’esperienza della pandemia degli ultimi anni.

Punto forte della due giorni è stata la visita alle opere di Arte Sella attraverso un percorso nella natura che prevede il rispetto dell’ambiente boschivo e la capacità di capire il significato della manifestazione espositiva all’aperto. La mattina del secondo giorno viene proposta un’attività di orientering, vissuta in una dimensione ludica di una caccia al tesoro a squadre che ha entusiasmato i ragazzi.

Il primo effetto dell’esperienza in Valsugana riguarda la serenità delle relazioni, che determinano lo “star bene a scuola”, così importante per lo sviluppo psicologico di ogni ragazzo: vedere i ragazzi finalmente senza mascherina, sorridenti, rilassati e contenti di stare insieme, ha ripagato della fatica degli ultimi mesi. C’è stato lavoro di team che ha visto la Dirigente scolastica, Federica Ansaloni, porsi in ascolto delle proposte dei docenti e credere in questo progetto, assumendosi una grande responsabilità di fronte ai genitori. In questo modo è stato possibile regalare a 230 ragazzi “una boccata d’aria fresca” dopo tre anni di pandemia.

Una menzione speciale va ai volontari del Circolo Guerzoni che hanno deliziato i ragazzi con i loro pasti buoni e abbondanti. E’ una collaborazione che va avanti da più di 30 anni senza la quale non si potrebbe pensare l’esperienza in Valsugana e così anche quest’anno, nonostante le incertezze, il Circolo Guerzoni ha reso possibile la riuscita del progetto.