Da qualche anno ha luogo, sul territorio di Carpi, una processione per celebrare la ricorrenza sciita dell’Āshūrāʾ: promossa dall’associazione Imamyyah Welfare International, vede la partecipazione di centinaia di persone che, tradizionalmente, in segno di penitenza si battono il petto per tutta la durata del tragitto. Quest’anno l’iniziativa si terrà sabato 28 maggio, a partire dalle 14. Il corteo partirà da Piazzale Ramazzini, passando per via Cavallotti, via Ugo da Carpi, via Cattani Sud e via Belgio per approdare poi in Piazzale Francia dove la manifestazione si concluderà. Per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo è prevista la chiusura al transito veicolare.
Con l’Ashura, gli sciiti commemorano l’anniversario del martirio del loro terzo Imam, Hussein Ibn ’Ali, nella battaglia di Karbala (nell’attuale Iraq) nell’anno 680. Hussein – figlio del califfo ‘Alì e di Fatima, la figlia del Profeta Maometto – rappresenta per gli sciiti una figura molto importante. Oggi, Hussein rappresenta un simbolo di speranza per l’umanità intera, soprattutto per i più deboli e per gli oppressi contro le ingiustizie e le ipocrisie.
La processione si svolgerà nel pieno rispetto delle norme, seguendo alcune indicazioni precise: prima di tutto un volantino, in lingua italiana, informerà la cittadinanza circa le motivazioni della processione e le origini della ricorrenza, che non ha nulla di aggressivo. Inoltre, i partecipanti al corteo indosseranno una maglietta, per rendere più simbolico e meno impattante dal punto di vista visivo il rito che si andrà a compiere.