Il coro Voci e Mani Bianche dell’Istituto Figlie della Provvidenza canterà a Roma e incontrerà il Papa

Martedì 3 maggio il coro Voci e Mani Bianche dell’Istituto Figlie della Provvidenza di Carpi, composto da bambini sordi e udenti, animerà la Santa Messa delle ore 18,30 che verrà celebrata nella Chiesa S. Maria in Trasportina a Roma. Il giorno dopo il coro andrà in udienza da Papa Francesco a San Pietro.

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A Carpi c’è un coro dove la musica nasce dalla voce e dai gesti e soprattutto dall’armonia che lega tra di loro un gruppo di bambini, in parte udenti e in parte sordi. E’ il coro Voci e Mani Bianche dell’Istituto Figlie della Provvidenza diretto da Sara Fornaciari, un esempio di integrazione che è stato scelto, tramite un bando indetto dal Dipartimento per le politiche della famiglia, per esibirsi a Roma martedì 3 maggio nella Chiesa S. Maria in Trasportina, in via della Conciliazione, 14 e per incontrare in un’udienza a San Pietro Papa Francesco mercoledì 4 maggio.

“Il progetto – spiega Maria Martani, insegnante dell’Istituto Figlie della Provvidenza – ha debuttato con un concerto in Duomo a Carpi lo scorso 19 dicembre, e proseguirà con un concerto in Teatro a Carpi che avrà luogo il prossimo 27 maggio. Tra le varie attività in cui abbiamo coinvolto i bambini c’è stata anche l’esperienza musicale con il batterista Max Po che si è svolta a scuola a marzo”.

Dopo la santa messa, il coro Voci e Mani Bianche dell’Istituto Figlie della Provvidenza eseguirà un concerto di brani sacri che durerà circa 20 minuti. Il coro, viene spiegato sul sito dell’istituto, è sorto sull’esperienza venezuelana delle Manos Blancas con l’obiettivo di sperimentare con i bambini sordi il mondo musicale, ed è prevalentemente composto da alunni della Scuola Primaria paritaria Istituto Figlie della Provvidenza, con il coinvolgimento di 75 bambini di cui 15 non udenti e 60 normo-udenti. E’ chiamato Voci e Mani Bianche per i guanti bianchi che i bambini indossano. I bambini apprendono l’utilizzo della voce iniziando dalle note e dalle intonazioni, percependo i suoni dalla piattaforma delle vibrazioni. Coerentemente con l’approccio dell’Istituto  incentrato sull’integrazione alunni sordi/normo-udenti, il progetto prevede due cori che lavorano in sintonia e preparano insieme le esibizioni finali. Le voci bianche seguono un percorso di educazione vocale e musicale finalizzato all’esecuzione di canti e melodie, e i bambini sordi cantano con le mani gli stessi temi e melodie cantati dai coetanei udenti in modo che il risultato sia quello di un unico coro in cui si fondono alla perfezione melodia, voce, parole, gesti ed espressioni.

Come diceva il musicista venezuelano Josè Antonio Abreu, fondatore di Manos Blancas: “i bambini imparano la musica con il cuore e, se non hanno la voce, la cantano con le mani, le loro piccole mani avvolte dai guanti bianchi. Esprimono ritmicamente qualsiasi pezzo musicale tracciando poetiche geografie, insegnano il ritmo delle vibrazioni. Il loro canto dei segni è gioia e cura, è il diritto ad esprimersi, è possibilità di partecipare alla vita degli altri”. 

Chiara Sorrentino

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