Peggiora la crisi idrica del Po: le registrazioni idrometriche dei livelli delle portate del fiume hanno toccato le quote più basse dal 1991, ovvero degli ultimi trent’anni. Lo rileva l’Autorità distrettuale del fiume Po. Minimi storici del periodo (con situazione di siccità severa) toccati anche a Boretto (Reggio Emilia).
All’orizzonte non ci sono grossi spiragli: le previsioni meteo non offrono sufficienti garanzie di precipitazioni in grado di coprire il fabbisogno che si è creato in questo inverno secco e siccitoso, rileva l’Autorità. E inoltre prende il via il necessario prelievo agricolo delle risorse idriche.
“Le condizioni stanno peggiorando” ha commentato il segretario generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po Meuccio Berselli. “Siamo a -45% della portata e stiamo toccando il minimo storico degli ultimi trent’anni. Gli escavatori stanno movimentando la sabbia per consentire alle pompe dei Consorzi di Bonifica di adescare l’acqua e di distribuirla per gli scopi irrigui molto importanti”.
Le possibili soluzioni? “Invasare al massimo i grandi laghi non appena abbiamo la disponibilità idrologica; riutilizzare l’acqua dei depuratori insistendo sulla depurazione e migliorandola; rendere più efficienti le reti e avere una transizione idrica cioè cercare di conservare l’acqua e assumere buoni comportamenti”.
La prossima riunione dell’Osservatorio istituzionale si terrà giovedì 17 marzo e se si manterranno questi indicatori negativi, occorrerà individuare soluzioni per affrontare in modo resiliente la stagione.