Si parte dal 1° marzo con la somministrazione di una dose booster alle persone con marcata compromissione della risposta immunitaria, individuate in base alle indicazioni della struttura commissariale. La platea interessata in provincia di Modena, che in questi giorni è stata meglio precisata rispetto alla stima iniziale, è di circa 8.500 persone: si tratta di coloro che, avendo già ricevuto una dose “addizionale” oltre al ciclo primario, si trovano ora a poter ricevere la cosiddetta dose di richiamo “booster”, che diviene per loro la quarta dose di vaccino anti covid-19. L’Ausl ha previsto la chiamata attiva, attraverso un SMS con l’indicazione di giorno, orario e punto vaccinale in cui sarà somministrato il vaccino, oppure tramite la collaborazione delle unità operative che contatteranno direttamente i pazienti che hanno in carico. Chi non dovesse ricevere l’SMS, ma sa di rientrare, potrà comunque recarsi ai Punti vaccinali presentando la documentazione sanitaria (ad esempio un certificato rilasciato dal proprio medico di famiglia o dal medico del centro specialistico di riferimento per la propria patologia) che attesta l’appartenenza a una delle suddette condizioni. Tutte le informazioni necessarie, comprese le tabelle per la individuazione delle categorie di aventi diritto, sono riportate su www.ausl.mo.it/vaccino-covid-quarta-dose.
A chi è rivolta
Ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria la quarta dose, booster, deve essere somministrata dopo almeno 120 giorni dal completamento del ciclo
vaccinale “primario” che, per queste persone, è composto dalla doppia dose standard seguita a distanza di almeno 28 giorni da un’ulteriore dose. Rientrano tra i destinatari i soggetti di età pari o superiore a 12 anni, per i quali era già stata prevista la dose addizionale. La somministrazione della dose di richiamo “booster” avverrà con uno dei vaccini a mRNA.