È la prima volta di PopHistory a Carpi e c’è tanta attesa per Paura non abbiamo. 70 anni di lotte per i diritti delle donne a Carpi, la conferenza spettacolo organizzata dall’associazione che da anni si occupa di realizzare progetti di Public History sul territorio modenese e nazionale.
La serata, organizzata in collaborazione con Udi, Cif, il centro antiviolenza VivereDonna e Centro documentazione donna di Modena, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il patrocinio del Comune di Carpi, si terrà giovedì 3 marzo alle 21 presso l’Auditorium San Rocco di Carpi a ingresso gratuito su prenotazione all’indirizzo info@pophistory.it.
Durante la prima parte della serata andrà in scena la performance teatrale ispirata alla ricerca storica condotta da Chiara Lusuardi e Giulia Dodi di PopHistory sulla base della documentazione conservata nell’archivio dell’Unione Donne in Italia di Carpi e a partire dalla quale Elisa Lolli ha scritto e curato il testo che interpreterà insieme a Maria Giulia Campioli, con le musiche di Marco Sforza. Nella seconda parte della serata sarà proposta una riflessione legata all’attualità, guidata da Thomas Casadei, docente di Filosofia del diritto, e da Claudia Canali, docente di Informatica, entrambi di Unimore.
“I due momenti sono distinti ma in correlazione tra loro – spiega Chiara Lusuardi, Presidente di PopHistory – perché le vicende di alcune donne carpigiane come Maria Podestà e Luciana Sgarbi protagoniste nel dopoguerra a Carpi consentiranno al pubblico di calarsi in un contesto di lotta non delle sole donne, ma di una comunità intera, il cui sostegno è necessario. Il collegamento tra il passato e il presente ci aiuta a capire come è cambiata Carpi dal secondo dopoguerra e come si sono trasformate le questioni relative alle differenze di genere. A breve è prevista l’apertura di una sede della facoltà di Ingegneria di Unimore proprio a Carpi ed è opportuna oggi una riflessione sul tema del lavoro, specie in ambito scientifico e tecnologico, anche per permettere a studenti e studentesse un orientamento scolastico consapevole e una scelta sgombra da stereotipi. Insomma – conclude Lusuardi – il presente ci pone delle sfide ma da buone storiche andiamo a cercare domande e risposte anche nel passato”.
Fare storia a contatto con il pubblico e con format diversificati è la mission di PopHistory: la serata si preannuncia interessante per le modalità “fuori dai canoni tradizionali” scelte da questa associazione di Public History, nata nelle aule dell’Università per volontà degli iscritti alla prima edizione del primo master in Italia in Public History.