Bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale, tre arresti

Secondo l'accusa gli indagati, con l’aiuto di un professionista, un avvocato di 45 anni, con studio a Modena, avrebbero acquisito la gestione di 4 società reggiane nella Bassa, le avrebbero portate al fallimento e avrebbero distratto beni per 1,6 milioni di euro

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Con l’aiuto di un professionista, un avvocato di 45 anni, con studio a Modena hanno acquisito la gestione dei quattro società situate nella bassa reggiana operanti nei settori della costruzione di macchine agricole e del commercio di materiali per l’edilizia e le hanno portate al fallimento per distrarre un patrimonio aziendale di 1,6 milioni di euro. Una società, in particolare, aveva raggiunto significativi livelli di fatturato ed occupazionali arrivando ad avere 30 dipendenti.

L’operazione Melisseo della Guardia di Finanza di Reggio è scattata all’alba di oggi e ha portato a cinque misure cautelari per bancarotta fraudolenta nei confronti degli amministratori delle quattro società: due gli arresti in carcere, uno ai domiciliari (i tre arrestati sono modenesi, uno di Castelnuovo Rangone e due di Modena) e due obblighi di presentazione alla Polizia giudiziaria, tra cui quello a cui è stato sottoposto l’avvocato che è anche destinatario della misura interdittiva del divieto di esercitare la professione per un anno. Il legale è gravemente indiziato di aver agevolato gli amministratori delle società ad occultare la contabilità, predisponendo reclami e ricorsi in modo strumentale per conto di prestanome rivelatisi irreperibili. Le indagini delle Fiamme Gialle erano state avviate nel 2018

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