Va al Drive Through in bicicletta e deve mettersi in coda dietro alle auto accese

Nonostante l’Azienda sanitaria abbia stabilito che chi entra a piedi o in bici al Drive Through deve attendere il proprio turno che scatta dopo che sono state sottoposte a test almeno tre vetture”, questa mattina una nostra concittadina è stata costretta a mettersi in fila dietro le auto in coda, sulla strada e attendere per quasi un’ora. Evidentemente la direttiva non è stata diramata con chiarezza ai vari operatori…

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Brutta avventura questa mattina per una nostra concittadina recatasi al Drive Through per sottoporsi a tampone molecolare. “Non ho la patente – racconta – e quindi mi sono vestita bene e sono partita alla volta di via dell’Agricoltura in sella alla mia bicicletta. Una volta arrivata, intorno alle 10,30, mi sono trovata davanti una lunghissima fila di macchine e quindi ho deciso di entrare e chiedere informazioni all’accettazione sulle modalità di accesso per chi, come me, era senza auto”. Lì, un’operatrice, “mi ha liquidata dicendomi che non lo sapeva e che quindi mi sarei dovuta mettere in fila dietro alle auto, sulla strada, e aspettare il mio turno”. Dopo quasi un’ora di attesa “al freddo e circondata da auto col motore acceso”, questa nostra concittadina è riuscita, del tutto intirizzita, a sottoporsi a tampone. 

Pochi giorni fa, quando alcuni furbetti a piedi si erano intrufolati tra le macchine in attesa al Drive per saltare la fila, l’Azienda sanitaria aveva precisato che “chi entra a piedi o in bici non ha accesso diretto alla postazione ma deve attendere il proprio turno che scatta dopo che sono state sottoposte a test almeno tre vetture”. Una direttiva che evidentemente non è stata diramata con chiarezza ai vari operatori…

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