L’Atletica Cibeno a Valencia: Pivetti e Mora volano

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Gli atleti della Cibeno sono volati oltre confine e disputare la 41esima edizione della Valencia Marathon.
Più di 16.000 i podisti al via alle ore 8.15 di domenica mattina 5 dicembre nella bellissima location della Città delle Arti e delle Scienza di Valencia. La città iberica da qualche anno sta diventando una meta molto ambita dai maratoneti provenienti da tutto il mondo e anche molto gradita per le famiglie che uniscono lo sport a una bellissima vacanza, grazie alla temperatura e all’offerta turistica della città.
Sono ben 6 i runner carpigiani dell’Atletica Cibeno, che con le loro inseparabili famiglie al seguito hanno partecipato alla maratona.
“Essere presenti a una maratona internazionale dopo quasi 2 anni di stop è molto emozionante, non avrei mai pensato di ritornare a disputare la 42km, la voglia era tantissima, gli allenamenti lunghi 3 mesi sono infiniti (quasi 80km a settimana), ma quando tagli il traguardo ti senti soddisfatto e felice di averla fatta” queste le parole di Nino Squatrito che chiude in 3:28:00
Per Lorenzo Mora, Cristian Zanta, Luca Pivetti e Carmine Iarrobino, è la prima maratona internazionale, tutti sentono l’emozione di correre fuori confine.  Sin dall’inizio provano a fare il loro personale. Lorenzo Mora vuole stare sotto le 3:22:00 e ci riesce alla grande infatti fa 3:19:00.
Luca Pivetti è il più  veloce del gruppo segna il suo nuovo personale 3:18:00.
Carmine Iarrobino cerca di stare sin dall’inizio al fianco del suo amico Zanta e vogliono tagliare il traguardo insieme ma solo per un minuto non ce la fanno, Iarrobino chiude in 3:39:00 e Zanta in 3:40:00. Zanta al traguardo non riesce a trattenere l’emozione e sviene pochi metri dopo il taglio del traguardo, niente di grave, si riprende subito dopo.
Giancarlo Peracchia, alla sua prima maratona con la divisa della Cibeno e già noto in città per le sue 2 volte 100km del Passatore e la New York Marathon, si fa valere finendo in 3:49:00.
Al traguardo ad attenderli come sempre  le famiglie, con urla d’incoraggiamento e applausi.
Si chiude così per la Cibeno l’avventura spagnola, lasciando in ognuno un segno indelebile sia per la gara e sia per la compagnia.