Subvariante Delta plus sotto osservazione in Emilia Romagna: da fine agosto rilevati 24 casi

A oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che la nuova sub-variante sia più resistente al vaccino. I primi studi sembrano però confermare un più alto indice di trasmissibilità e una maggiore quantità di virus rilevata nei positivi.

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Il sistema sanitario dell’Emilia Romagna ha messo sotto osservazione la sub-variante AY.4.2, la cosiddetta Delta Plus, che al momento si sta espandendo nel Regno Unito e che secondo gli esperti anglosassoni è responsabile del recente aumento dei casi nel Paese: da fine agosto, quando è stata rilevata per la prima volta, a oggi, nella nostra regione ne sono stati sequenziati 24 casi su 5.121 campioni esaminati, con una prevalenza dello 0,47% .

Di fronte alla presenza di questa nuova sub-variante, la Regione ha scelto di potenziare sia il monitoraggio diagnostico che il sequenziamento: per quest’ultima attività in particolare si aggiungeranno nelle prossime settimane, ai centri già operativi, anche i laboratori dell’Azienda ospedaliera di Modena e quelli dell’Ausl di Bologna.

A oggi non c’è nessuna evidenza scientifica che la nuova sub-variante AY.4.2 sia in qualche maniera più resistente al vaccino né che possa avere conseguenze più gravi tra le persone vaccinate. I primi studi sembrano però confermare gli esiti di quelli più estesi già realizzati in Inghilterra per quanto riguarda sia un maggiore indice di trasmissibilità, seppur ancora non misurabile, sia una maggiore quantità di virus rilevata nei positivi.

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