Tre giovani della Diocesi di Carpi alla Settimana Sociale dei cattolici italiani a Taranto

Sono Maria Giulia Medici, Emanuele Pasquali e Matteo Manicardi, i delegati della Diocesi di Carpi alla 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani a Taranto (21-24 ottobre). Coordinandosi con i colleghi dell’Arcidiocesi di Modena, portano le riflessioni prodotte dalle due rispettive commissioni diocesane, che hanno svolto un intenso lavoro di mediazione e divulgazione rivolto in particolare ad aziende locali e associazioni giovanili sul tema della Settimana di Taranto, Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso.

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Emanuele Pasquali, Maria Giulia Medici e Matteo Manicardi

Sono Maria Giulia Medici, Emanuele Pasquali e Matteo Manicardi, i delegati della Diocesi di Carpi alla 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani a Taranto (21-24 ottobre). Coordinandosi con i colleghi dell’Arcidiocesi di Modena, portano le riflessioni prodotte dalle due rispettive commissioni diocesane, che hanno svolto un intenso lavoro di mediazione e divulgazione rivolto in particolare ad aziende locali e associazioni giovanili sul tema della Settimana di Taranto, Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso. 

“Il mio impegno personale per l’ecologia integrale è nato attraverso l’arte, la musica e il canto, passioni che mi contraddistinguono da sempre”, racconta Matteo Manicardi, che si occupa di sistema qualità in una azienda di Nonantola ed è cresciuto nel servizio in Caritas a Carpi. “Mi aspetto di ricevere suggerimenti su nuove soluzioni applicabili nel quotidiano in relazione ai nostri stili di vita. Immagino quindi che saranno proposti esempi concreti per vivere davvero in armonia con le connessioni esistenti tra ambiente e dimensione sociale del lavoro”.

Emanuele Pasquali si è formato negli scout di Limidi: “nel mio gruppo parrocchiale ho scoperto fin da bambino la bellezza di rivolgere alla natura uno sguardo di contemplazione e rispetto. A fianco degli studi di chimica presso l’università di Modena negli ultimi anni ho cominciato ad approfondire molto la sostenibilità ambientale. Dalla Settimana Sociale mi aspetto un confronto serio e costruttivo sui problemi della contemporaneità”.

Legata agli scout della Cattedrale di Carpi, ingegnere di processo presso un impianto di trattamento rifiuti per la produzione di biometano, Maria Giulia è impegnata nel gruppo Carpi2030 per la sensibilizzazione sul cambiamento climatico e sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. “Il mio percorso di studi – racconta – mi ha permesso di approfondire a livello tecnico questioni che già prima mi stavano a cuore, e in un secondo momento di trasformare questa passione nel mio lavoro. Dalla Settimana Sociale spero di avere confronti in particolare sul tema del lavoro da un punto di vista più sociale, in modo da ampliare il mio sguardo e poter coglierne a pieno tutti gli aspetti della sostenibilità”.

Le Settimane sociali cattoliche sono sorte dopo l’enciclica sociale di Leone XIII del 1891 in vari Paesi del mondo, allo scopo di far conoscere ed approfondire, in particolare ai laici, il magistero della Chiesa. Avviare una transizione ispirata dalla prospettiva dell’ecologia integrale, con un progetto che parta dalle Chiese che sono in Italia e coinvolga l’intera società. È questo l’obiettivo dell’evento che quest’anno si svolge a Taranto, città ferita sotto il profilo ambientale che cerca una rinascita rispettosa della salute dell’uomo e dell’ambiente.

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