Donne maltrattate: l’impegno della Casa del Glicine

La Casa del Glicine fino ad oggi ha dato ospitalità a più di trenta nuclei familiari che avevano bisogno di un sostegno temporaneo in un contesto tutelato. “L’obiettivo – aggiunge il direttore di Eortè, Roberto Zanoli - è aiutare queste donne ad acquisire nuove capacità e abilità nella gestione delle loro vite. È importante anche la cura dei figli affinché, quando saranno adulti, possano riprodurre un clima sereno nei loro nuclei familiari”.

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Foto di Ilaria Zanoli

Si è conclusa la seconda edizione della campagna Libere di essere, lanciata l’anno scorso per promuovere il 5xmille a favore della Casa del Glicine.  Si tratta di un appartamento ad alta autonomia gestito dalla Cooperativa sociale Eortè di Soliera impegnata da anni ad aiutare donne fragili e maltrattate. Nella Casa del Glicine vengono accolte, su invio dei servizi sociali, donne (spesso madri) in difficoltà abitativa, educativa, familiare ecc. 

Attraverso le opere di artiste, Libere di essere porta fuori il lavoro e le esperienze della Casa del Glicine, raccontando i percorsi di crescita e indipendenza vissuti dalle ospiti della struttura.  Alla campagna 2021 hanno partecipato sette fotografe, professioniste e amatoriali, provenienti da Emilia-Romagna e Veneto: Alessia Girardi, Roberta Gaion, Anita Maria Rampon, Lisa Zapparoli, Teresina Corò, Ilaria Zanoli ed Eleonora Mistro. 

Foto di Alessia Girardi

“Tutte hanno interpretato in maniera personale e artistica il tema dell’accoglienza mamma-bambino e dell’opera della Casa del Glicine. Le fotografe ci hanno concesso l’uso gratuito dei propri scatti, permettendo così di promuovere, attraverso l’arte, il lavoro che svolgono le operatrici della Casa del Glicine. Ringraziamo le artiste che hanno offerto il proprio contributo a questa iniziativa – dichiara la responsabile comunicazione di Eortè, Michela De Biasio – e coloro che hanno destinato il 5xmille alla Casa del Glicine, compiendo una scelta che non costa nulla, ma di grande aiuto per le mamme e i bambini accolti in questa struttura”.

La Casa del Glicine è presente nelle Terre d’Argine dal 2010. Fino a oggi ha dato ospitalità a più di trenta nuclei familiari che avevano bisogno di un sostegno temporaneo in un contesto tutelato. 

“Il nostro è un lavoro di accoglienza complesso, mirante a far sì che le donne ospitate, molte delle quali hanno subito violenza, prendano coscienza del loro ruolo di genitore, possano consolidare l’autostima, giungano all’integrazione linguistica e lavorativa. L’obiettivo – aggiunge il direttore di Eortè, Roberto Zanoli   è aiutarle ad acquisire nuove capacità e abilità nella gestione delle loro vite. È importante anche la cura dei figli affinché, quando saranno adulti, possano riprodurre un clima sereno nei loro nuclei familiari”.

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