“L’unione dei professionisti sanitari fa la forza del paziente”

Mercoledì 1° settembre apre a Carpi, in via C. Marx n°174, Spazio Clinico 21: un centro polispecialistico al servizio della salute mentale del paziente. All'inaugurazione del centro, prevista sabato 11 settembre alle 17, fondato dalle dottoresse Elisa Andreoli e Alessandra Bulgarelli, parteciperà anche il sindaco Alberto Bellelli.

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Da sinistra Elisa Andreoli e Alessandra Bulgarelli

L’effetto della pandemia sulla salute mentale, in particolare sui disturbi alimentari, si è fatto sentire con forza e proprio in questo secondo anno di pandemia da Covid-19 nasce a Carpi Spazio Clinico 21: un centro clinico polispecialistico che si pone l’obiettivo di offrire interventi psicologici e psicoterapeutici di tipo cognitivo-comportamentale (e non solo) capaci di rispondere alle differenti forme di disagio psichico che una persona può manifestare nei diversi momenti del ciclo di vita (infanzia, adolescenza, età adulta, terza età). Le ideatrici del progetto, supportate da un’equipe di diversi professionisti sanitari, sono la dottoressa Elisa Andreoli (31 anni) e la dottoressa Alessandra Bulgarelli (36 anni), entrambe psicologhe e psicoterapeute cognitivo comportamentali specializzate nel trattamento dei disturbi alimentari e con esperienza in ambito ospedaliero.

Che cos’è Spazio Clinico 21 e cosa desidera offrire alla comunità?

“Spazio Clinico 21 è uno spazio all’interno del quale lavorano in sinergia diversi specialisti della salute mentale. Crediamo che per occuparsi di salute mentale sia necessario considerare un approccio integrato e multidisciplinare: per questo il nostro team è attualmente formato da psicologi/e, psicoterapeuti/e, tecnici della riabilitazione psichiatrica, pedagogisti, logopedisti, nutrizionisti ed è sempre in via di espansione. I principali servizi offerti riguardano psicoterapie di vario tipo, percorsi di pedagogia, riabilitazione psichiatrica, logopedia e di nutrizione clinica rivolti sia al singolo che al gruppo. Spazio Clinico 21 offrirà anche incontri informativi e divulgativi su svariate tematiche inerenti la salute mentale”.

Come è nata l’idea di realizzare e condividere questo progetto insieme?

“L’idea dell’apertura del centro nasce dalla nostra amicizia e stima professionale reciproca e dal sogno comune di creare uno spazio in cui svolgere la nostra pratica clinica che includesse tutto ciò di cui necessitiamo per occuparci al meglio dei nostri pazienti. 

Ci riferiamo non solo a spazi adeguati e accoglienti ma alla possibilità, grazie al lavoro di equipe, di offrire un servizio e un trattamento clinico a 360° in un unico luogo”.

Qual è filosofia del vostro centro e del vostro approccio professionale?

“L’unione dei professionisti sanitari fa la forza del paziente. Il nostro scopo di completo benessere del paziente può essere raggiunto solo attraverso un lavoro di equipe multi-professionale. I vantaggi del lavoro multidisciplinare sono numerosi e tutti a favore del paziente: assistenza migliorata, processi clinico-assistenziali integrati, strumenti di comunicazione uniformati, modulazione degli interventi in base alle diverse valutazioni, errori e tempi di consultazione ridotti, interventi terapeutici ed assistenziali ottimizzati e altro ancora. Se ne parla spesso, ormai, ma in molte realtà la multi-disciplinarietà è ancora una favola. Ci sono ancora troppi professionisti della salute che credono di avere il primato e l’unicità della cura. Noi non siamo tra questi. Il nostro team si confronta, si consulta, si supervisiona ed ogni professionista impara qualcosa dagli altri”.

Investire in un nuovo progetto al tempo della pandemia è un segnale di fiducia  nel futuro. Quale augurio vi fate e cosa progettate per il futuro?

“L’augurio che ci facciamo è che Spazio Clinico 21 possa essere una valida risorsa per i nostri concittadini, anche a fronte delle difficoltà psicologiche che la pandemia e le sue conseguenze stanno provocando. Crediamo molto nel nostro lavoro e nell’importanza di prendersi cura della salute non solo fisica, ma anche mentale. Realizzare questo progetto rappresenta per noi il nostro impegno a normalizzare le difficoltà psicologiche e i disturbi mentali. I progetti sono tantissimi e siamo determinate a portarli avanti tutti, uno dopo l’altro. La nostra ambizione più grande è far diventare Spazio Clinico 21 anche un centro AIDAP – Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso, e questo obiettivo è fissato per il 2023 circa. Più a breve termine, invece, abbiamo il progetto di far partire durante l’inverno diversi “gruppi”, sia di terapia che a scopo informativo, riguardanti tematiche quali: ansia e depressione, disturbi alimentari, supporto alla genitorialità, gruppi dedicati ai ragazzi e tanto altro. Proporremo anche progetti per le scuole del nostro territorio per quanto riguarda, ad esempio, la prevenzione e l’informazione sui disturbi alimentari, percorsi di alfabetizzazione emotiva e formazione agli insegnanti”.

Chiara Sorrentino

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