Le piante spontanee della nostra zona sono un’inaspettata e importante fonte anche di ispirazione artistica.
Nasce così il progetto “The greenery project” ideato dalla fotografa Chiara De Maria che si divide tra Carpi e Berlino dove ha studiato presso la Neue Schule fuer Fotografie.
Si tratta di una ricerca sostenuta grazie alla borsa di studio di UNIDEE Cittadellarte (Fondazione Pistoletto, Biella) che sta progressivamente prendendo forma e che sta venendo parallelamente documentata dalla videomaker Sofia Silvestri in un docufilm che racconta le erbe spontanee della nostra zona attraverso diversi punti di vista e molteplici realtà presenti nel nostro territorio.
Scopo del progetto è quello di sensibilizzare le persone alla riscoperta e valorizzazione delle piante spontanee: dei doni preziosi che la natura ci offre senza chiedere nulla in cambio.
“Mi piacerebbe che tutti iniziassimo a considerare la vegetazione che ci circonda non come qualcosa di distaccato da noi, ma come qualcosa di cui siamo parte”, ha commentato Chiara De Maria che, oltre ad essere una fotografa, dal 2018 si occupa anche di didattica museale presso la Fondazione Modena Arti Visive dove organizza laboratori per i bambini.
Ed è per questo che in accordo con la vicepresidente di Casa Tomada, Tsehay Casarini, ha deciso di far partire il viaggio di “The greenery project” proprio dai più piccoli.
Tarassaco, menta, melissa e ortica sono state le piante spontanee presentate durante la prima attività divulgativa del progetto, rivolta a bambini dai 5 ai 10 anni e ai loro genitori, che ha avuto luogo sabato 3 luglio presso il Centro sociale Bruno Losi in via Medaglie d’oro, 2 in collaborazione appunto con l’associazione culturale Casa Tomada, e con la partecipazione dell’esperto di verde pubblico Alfonso Paltrinieri.
Durante l’incontro ogni partecipante ha avuto l’occasione di sperimentare l’antica tecnica fotografica della cianotipia.
Grazie ad una breve, ma importante introduzione alle erbe spontanee i bambini hanno potuto conoscere meglio queste piante e, una volta scelta la propria preferita, hanno potuto creare una personale stampa che, come per magia, è apparsa immersa nel colore blu.
Ispirato alla botanica inglese Anna Atkins (prima donna ad aver creato una fotografia) il laboratorio didattico proposto da Chiara De Maria è stato inoltre la prima esperienza aperta al pubblico che ha inaugurato Casa Tomada dopo il lockdown.
“Noi di Casa Tomada- ha raccontato Tsehay Casarini- siamo molto contenti di essere finalmente partiti con i nostri eventi pubblici insieme ai tanti artisti che ci hanno sostenuto nel periodo delle chiusure causate dalla pandemia.
Ci definiamo un’associazione nomade perché ci piace creare nuove collaborazioni, muoverci e organizzare eventi itineranti, pur mantenendo come punto di riferimento la nostra piccola e accogliente sede sotto il portico di via Matteotti.
Stiamo preparando tante altre attività per bambini e non solo. Continuate a seguirci sulle nostre pagine social per scoprirle e venite a trovarci in negozio”.
Chiara Sorrentino