A guidare l’Associazione Volontari Ospedalieri di Carpi è Roberto Andreotti, 69 anni. “Dopo 50 anni di attività nel settore vendite, al raggiungimento dell’età pensionabile, ho potuto finalmente realizzare quanto avevo in mente da tanto tempo ma che l’impegno e la disponibilità richiesta dal mio lavoro non mi avevano permesso di fare: dedicare agli altri, parte del mio tempo in un servizio di umile ascolto, di attenzione e di amore e anche per cercare di restituire una parte di quel tanto di positivo che la vita ha riservato a me e alla mia famiglia”.
Perché ha scelto proprio AVO fra le innumerevoli associazioni possibili?
“AVO rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario, i volontari offrono amicizia e condivisione agli ammalati degenti presso le strutture ospedaliere e agli anziani ospiti delle case di riposo e altri sevizi ancora come l’accoglienza nei siti vaccinali anti Covid. Il volontariato fatto in ospedale o in altre strutture, direttamente a contatto con il dolore fisico e psicologico, la solitudine… e a volte, l’abbandono, non è certo il più facile ma quanto riceviamo in cambio dalle persone incontrate nel nostro servizio, a volte anche solo con l’espressione del viso ed il sorriso degli occhi, vale il centuplo di quanto cerchiamo di dare. Quando ho scelto di fare volontariato, mi ero ripromesso di non assumere nessuna carica ma solo di mettermi a disposizione. Poi gli eventi o il volere di chi ci guida e ci indirizza nella vita, ha voluto che fossi eletto nel consiglio direttivo con il maggior numero di voti e successivamente, nonostante la mia espressa volontà di non voler essere presidente, sentendolo un incarico più grande di me, i volontari, con la maggioranza assoluta dei voti mi hanno chiesto di farlo, considerandomi all’altezza di tale ruolo, esprimendomi tantissima vicinanza e promettendomi la massima collaborazione. La sfida è ardua e ci sarà tanto da lavorare per rendere AVO Carpi un’associazione moderna, utile, efficace che sappia anche comunicare e trasmettere i valori dell’associazione ai giovani: futuri volontari. Per i giovani fino ai 25 anni, il contributo per la tessera associativa che dà diritto alla polizza assicurativa a copertura R.C. sarà ridotto a 5 euro anziché 15. Fermo restando che la nostra mission è nel nome (Associazione Volontari Ospedalieri), guarderemo, come in parte stiamo già facendo, anche al fuori dalle corsie dell’ospedale. Attualmente stiamo facendo servizio di accettazione presso il sito vaccinale del Ramazzini. Inoltre ci siamo resi disponibili alla richiesta dell’Emporio CinquePani per prestare servizio di volontariato presso la struttura commerciale gestita dalla Caritas, di via Cattani. Dovremmo metterci a disposizione di tutte le istituzioni con cui poter creare sinergie positive”.
Giada Chiari