La prima fase dei lavori di potenziamento del verde nel grande Parco Santacroce di proprietà della Fondazione CR Carpi si è conclusa.
In due mesi, tra la fine di aprile e quella di giugno, sono state messe a dimora oltre 800 nuove piante nella zona Est del parco, 680 di queste destinate a ricreare, in prossimità della rotonda stradale, un folto querco-carpineto, tipico bosco della pianura padana, costituito principalmente dal carpino bianco (Carpinus betulus), dalla farnia (Quercus robur), oltre a olmi, aceri campestri e ciliegi selvatici, specie vegetali che tendono a formare tra loro un profondo legame di interdipendenza, formando appunto i cosiddetti boschi di pianura “querco-carpineti planiziali” che anticamente ricoprivano l’intera distesa padana, prima che le attività umane ne sancissero la drastica riduzione. Mentre ulteriori 120 esemplari arborei e arbustivi sono stati posti a schermatura dell’area industriale, e per il prolungamento del grande filare dei platani, baricentrico al parco, fino al raggiungimento del filare dei tigli, posizionato in fondo alla grande distesa verde.
In questi giorni verrà curato l’attecchimento delle piante posate, che sono già assistite da un impianto di irrigazione dedicato, in attesa di dare il via alla seconda fase delle lavorazioni a settembre, quando si procederà con la messa a dimora di ulteriori 4.000 piante, tra il potenziamento di un bosco nella zona Ovest, la realizzazione di un teatro di verzura, la creazione di un’ampia area orti e il rimboschimento dell’area su via Bersana destinata a chioschetti e pic nic. Opere che si concentreranno sulla robusta riforestazione di aree alberate già in essere, sul dare forma al teatro naturale esterno e sulla piantumazione di un ampio assortimento di piante da frutto, tra alto fusto, cespugli, varietà antiche tipiche del territorio (piantata carpigiana), arbusti rustici e ornamentali.
Sempre a partire da settembre, la Fondazione CR Carpi darà il via inoltre alla piantumazione di un bosco di nuova espansione del parco, nell’area attualmente destinata a coltivazione, con circa 200 piante fornite dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del programma regionale di riforestazione.
“Parco Santacroce – spiega il presidente della Fondazione, Corrado Faglioni -procede nel suo accrescimento di polmone verde. La folta piantumazione eseguita verso la rotonda, fra via traversa San Giorgio e via Mulini, ha già cambiato volto al panorama e l’effetto per chi proviene da Nord è veramente di grande impatto. Sono soddisfatto di come stanno procedendo i lavori con competenza e perizia dei tecnici coinvolti e dell’impresa che sta operando. Prosegue celermente e secondo i tempi la piantumazione prevista. Il polmone respira sempre più intensamente”.
Al termine dei lavori di forestazione il Parco Santacroce vanterà 10.000 esemplari vegetali.