Tra le protagoniste della transizione digitale, la digital factory carpigiana SMC Consulting si è affermata quale importante punto di riferimento per le imprese italiane e internazionali nel loro processo di trasformazione dei processi produttivi e dei canali di vendita. Oggi, mentre il commercio elettronico conosce anche nel nostro Paese un successo senza precedenti, complice l’irruzione della pandemia, SMC Consulting festeggia un decennio di grande crescita e guarda con ottimismo al futuro.
La digital company è nata nel 2011 dal sogno di un team composto da cinque professionisti dell’informatica con anni di esperienza nella realizzazione di progetti e-commerce: da System integrator, in poco tempo sono cresciuti, diventando ricercatori di soluzioni in ambito digitali. “Abbiamo deciso di dar vita a questa avventura a Carpi, anziché a Milano o in altre grandi città – spiega la team leader, ingegner Raffaella Aleotti – poiché crediamo fortemente in questo territorio. Volevamo sviluppare qui la nostra azienda, in un luogo che ci piace e che è strategico, lungo la direttrice dell’Autobrennero. La nostra mission è quella di crescere e al contempo portare un valore aggiunto alla nostra città. Per questo motivo abbiamo creato una preziosa sinergia con le scuole superiori cittadine e, in particolare, con l’Istituto tecnico Leonardo Da Vinci per il quale siamo diventati un’azienda madrina. Avere qui i ragazzi in occasione dell’alternanza scuola – lavoro, ne avremo due nel periodo estivo con cui faremo ricerca e sviluppo, è assai stimolante: la loro energia, così come la loro freschezza, è contagiosa e offre spunti creativi”. La conciliazione dei tempi, per l’ingegner Aleotti, è fondamentale così come il capitale umano: “creare un ambiente di lavoro piacevole e soddisfacente in cui le persone sentono di rivestire un ruolo centrale è una delle nostre priorità poiché crediamo che il valore più grande per un’azienda di servizi siano proprio le persone. E poi lavorare in modo umano, affinchè si possano crescere i propri figli ed essere presenti per loro, senza dover rinunciare alla realizzazione professionale”.
In SMC Consulting, studio e ricerca sono alla base di ogni progetto, come sottolinea l’ingegner Marco Iori: “a guidarci nella progettazione del prodotto digitale è una filosofia di tipo antropologico, poiché mette al centro i bisogni e le esigenze dell’utente finale, ovviamente nel rispetto delle richieste e dei requisiti di business dei nostri clienti. I servizi/prodotti che realizziamo devono essere semplici da utilizzare, chiari, logici, utili, accessibili e attrattivi, in grado quindi di offrire un’esperienza soddisfacente all’utilizzatore. Per riuscirci è fondamentale mettersi sempre nei panni di coloro che li useranno”.
In questi dieci anni la digital factory carpigiana ha contribuito a digitalizzare numerose aziende, processo che incontra ancora alcune resistenze: “il percorso di digitalizzazione – ha commentato l’amministratore delegato di SMC Consulting, Ralf Maennlein – è inarrestabile. La pandemia lo ha accelerato ma allo stesso tempo ha reso evidenti numerose lacune dal punto di vista tecnologico, zone d’ombra a cui occorre porre rimedio poiché per affrontare il futuro servono dinamismo e capacità di adattamento. Chi non saprà accettare il cambiamento non potrà evolversi e resterà indietro. La parole d’ordine sono lucidità e razionalità: nulla sarà più come prima. Mettere la testa sotto la sabbia non servirà, dobbiamo raccogliere la sfida e cavalcare l’onda, in un’ottica proattiva, altrimenti il rischio, sul medio periodo, è quello di non farcela e chiudere”.
Insomma, l’e-Commerce è il futuro ma ciò non si traduce per forza in una condanna a morte per il commercio tradizionale: “i due canali non sono in competizione – spiega Aleotti – al contrario sono due sistemi che possono e devono interagire in modo sinergico ma la mentalità deve cambiare. L’e-Commerce non va in vacanza, non chiude… è on line 24 ore su 24, sette giorni su sette, pertanto necessita di una struttura, di un team dedicato che se ne occupi in modo costante e puntuale. Solo così il canale digitale potrà dare i suoi frutti”.
Jessica Bianchi