Ciak si gira a Carpi: iniziate le riprese del film Bocche inutili

La troupe si fermerà a Carpi quattro settimane: oltre che a Fossoli e in centro, sono previste riprese nell'azienda De Nigris, dove sarà ricostruito il campo di Ravensbruck.

0
7965

Sono iniziate oggi a Carpi le riprese del film Bocche inutili, di Claudio Uberti, storia al femminile ambientata nel Campo di Fossoli durante la Seconda Guerra Mondiale: fra le interpreti, Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Morena Gentile, Nina Torresi, Patrizia Loreti, Anna Gargano e Lavinia CiprianiIl primo ciak, in Piazza Martiri, è stato battuto simbolicamente dal sindaco Alberto Bellelli. 

“Nonostante si tratti di una storia di finzione, la sceneggiatura prende profondo spunto da testimonianze, reali e documentate, di donne sopravvissute all’inferno delle donne”, spiega il regista. Il film è stato scritto dallo stesso Uberti con Francesca Romana Massaro e Francesca Nodari. La troupe si fermerà a Carpi quattro settimane: oltre che a Fossoli e in centro, sono previste riprese nell’azienda De Nigris, dove sarà ricostruito il campo di Ravensbruck.

Bocche inutili è prodotto da WellSee e Lucere Film in collaborazione con Rai Cinema e in associazione con MG Production, Scrigno Produzioni, Lorebea Film Production e ZTV Production; il film ha inoltre ottenuto il contributo alla produzione dalla Emilia-Romagna Film Commission ed è sostenuto da varie realtà: Iron, Azienda De Nigris (Balsamico Village), CMB, Bper Banca, Global Solution Srl, Fourghetti srl. 

Il lungometraggio si doveva realizzare nel 2020, ma la pandemia ha bloccato tutto e la lavorazione è slittata di un anno. L’uscita in sala è prevista a inizio 2022.

“Vogliamo ringraziare sin da ora per lo straordinario sostegno l’Amministrazione Comunale, la Fondazione Fossoli, l’Arci provinciale e tutti coloro che ci hanno accolto in queste settimane di preparazione. La peculiarità che distingue e rende unico questo progetto cinematografico – commentano Angelisa Castronovo e Antonino Moscatt della WellSee – è la volontà e il bisogno di raccontare lo sterminio del popolo ebraico durante il secondo conflitto mondiale attraverso l’esperienza femminile. I loro disagi, le loro speranze, la loro dignità di volersi sentire ancora donne nonostante tutto”.

“Siamo orgogliosi e onorati – commenta il primo cittadino – che la nostra città ospiti la realizzazione di questo film, un progetto al quale abbiamo aderito subito con passione e convinzione, collaborando per le nostre competenze con gli autori e i produttori, vista l’importanza di preservare la memoria di quella tragedia anche con opere cinematografiche come questa”.