Cantautore, musicista, appassionato di tradizioni e culture locali, Glauco Casali ha dato alle stampe il suo quarto lavoro letterario – preceduto dalla biografia Una vita inferiore (2002) e dai romanzi Le streghe di Porta Redecocca (2010) e Mut, 20.000 anni prima di Modena (2016) – che ci trasporta in una vicenda d’amore e di spada ambientata nel 1500 dal titolo Il cantone degli annegati. Lui erede di una nobile famiglia, lei, bella come un angelo, figlia di un oste di via della Stella. Il destino li ha uniti ma la società e le convenzioni di quel tempo lottano contro il loro amore.
E’ stato un lavoro molto impegnativo?
“In effetti sì, in quanto la ricerca dei personaggi storici e delle situazioni narrate, in parte autentiche, mi hanno costretto a consultare libri e cronache dell’epoca, spesso non così facili da reperire. Ed è per questo che, a differenza della parte creativa che avevo già in mente da tempo, il contesto storico ha richiesto più tempo per essere sviluppato”.
Come mai un racconto così dettagliato?
“Sono molto interessato alla storia delle nostre comunità. Personaggi illustri protagonisti nei libri di storia locale ma, anche e soprattutto, uomini e donne che pur non assurti a eroi, nel loro piccolo hanno vissuto storie che meritano di essere raccontate”.
Perciò ha voluto dare voce agli anonimi e agli sconosciuti?
“Sì, è stato il mio intento. C’è voluto quasi un anno per arrivare alla fine della storia.
Tutti i miei scritti fanno riferimento alle nostre vicende locali, ma non sono trattati di Storia. Piuttosto mi piace giocare con essa: ridare vita a figure che non esistono più da secoli, farli protagonisti di storie d’amore o di spada, di intrighi e passioni violente.
Nei miei romanzi i protagonisti principali sono sempre un uomo e una donna con le loro passioni e i loro tormenti. Vivono amori difficili, a volte travagliati, ma profondi e passionali. E intorno alla loro vicenda decine di personaggi partecipano alla loro storia. Illustri e anonimi, ma tutti in grado di aggiungere qualcosa alla trama”.
Da dove deriva la sua passione per la nostra storia locale?
“Abbiamo avuto famiglie illustri e potenti pur nel nostro limitato territorio: I Pico di Mirandola, i Pio di Carpi, gli Estensi a Modena. Tutte queste nobili famiglie hanno lasciato un segno indelebile nei nostri luoghi e nelle nostre tradizioni, e io sono un’amante delle nostre tradizioni”.
Il romanzo Il cantone degli annegati è in vendita a Carpi presso la libreria La Fenice e presso la libreria Mondadori Bookstore.
Chiara Sorrentino