Chi ha dai 50 ai 54 anni può prenotare il vaccino senza telefonare al proprio medico di famiglia: ecco come

E’ il turno dei 50-54 anni. Da domani, giovedì 13 maggio, i cittadini nati dal 1967 al 1971 compresi potranno prenotare il vaccino chiamando direttamente il loro medico di medicina generale o compilando un apposito modulo sul sito della Regione Emilia-Romagna.

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“I medici di famiglia che dicono di non essere a conoscenza del fatto di dover vaccinare i 50 – 54enni evidentemente in questi giorni hanno vissuto su Marte. Mi auguro quindi che tornino presto sulla terra, perchè ricordo che la proposta di vaccinare tale categoria di persone è giunta dai loro rappresentanti sindacali. Noi abbiamo accondisceso a tale richiesta perchè il contributo che sinora hanno dato è stato ottimo e siamo convinti possano farcela”. Così Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute, rimanda al mittente le critiche lanciate in queste ore da alcuni medici di base impegnati a completare la vaccinazione del personale scolastico e preoccupati del carico di lavoro cui saranno sottoposti e dell’incertezza che riguarda la consegne delle dosi. 

I medici – che, come ricorda l’assessore regionale, non “possono sottrarsi all’obbligo di vaccinazione” – potranno però contare sull’aiuto della Regione nella gestione delle prenotazioni:  “chi ha dai 50 ai 54 anni da domani avrà la possibilità di contattare direttamente il proprio medico di famiglia o di collegarsi al sito della regione (http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione ) e compilare un apposito modulo di prenotazione. Elenchi che verranno poi automaticamente forniti ai medici affinché possano programmare le vaccinazioni dei propri assistiti che si sono candidati”, spiega Donini. Le somministrazioni, prosegue l’assessore, “prenderanno il via non oltre la prima settimana di giugno e riguarderanno un target di circa 320mila persone, al netto di coloro che nella stessa fascia d’età hanno già iniziato o concluso il percorso vaccinale per altre motivazioni professionali o di rischio. Le sedute avranno una cadenza settimanale e l’impegno assunto dai medici è quello di garantire, su base regionale, circa 70mila somministrazioni complessive ogni sette giorni. Verosimilmente in tre, quattro settimane anche questo target di popolazione dovrebbe essere vaccinato”.

L’assessore ha poi sottolineato come sia in corso il confronto con le categorie economiche e le rappresentanze sindacali sulle linee guida per le vaccinazioni in azienda: da giugno, infatti, sarà disponibile una quota di dosi da destinare all’ambito del lavoro. Anche le farmacie entreranno in campo per la vaccinazione, sono circa 800 quelle che hanno già dato la propria disponibilità.

“E’ fondamentale mettere in campo una pluralità di soggetti vaccinatori poiché non appena arriveranno maggiori quote di dosi dobbiamo essere pronti a correre ancora di più e a mantenere il passo anche per i probabili, futuri richiami necessari”, conclude Raffaele Donini.

Ad oggi i cittadini immunizzati con doppia dose sono 673.343 e 1.331.802 quelli che hanno ricevuto la prima: complessivamente più di un terzo della popolazione vaccinabile è stata vaccinata con almeno una dose, quasi il 18% con entrambe. Se a questi si aggiungono i cittadini guariti dall’infezione da Covid, sono oltre 1,5 milioni gli emiliano-romagnoli tenuti più al riparo rispetto agli effetti della pandemia. La strada da fare è ancora lunga.

Jessica Bianchi 

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