Arrivano anche a Carpi le iniziative per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri: nel mese di aprile, infatti, l’Università Libera Età ‘Natalia Ginzburg’, con il contributo di CMB e in collaborazione con Fondazione Casa del Volontariato, promuove quattro incontri online dedicati ad approfondire alcuni aspetti peculiari della Divina Commedia, ovvero le figure femminili e la scienza presenti in uno tra i capolavori della letteratura di ogni tempo, i cui versi sanno ancora affascinare milioni di persone di ogni età e tradizione culturale.
Guide in questo percorso di approfondimento – che si svolgeranno online, alle ore 17:30, sulla pagina Facebook Università Natalia Ginzburg Carpi e sul canale YouTube Ginzburg Carpi – saranno, moderni Virgilio e Beatrice, il professor Alfonso Cornia e la professoressa Patrizia Trentini.
Le donne che compaiono sono dei particolari, che ci fanno ambire all’universale: esse appartengono al mito, alla Bibbia, alla storia, all’immaginario collettivo, sono corrotte o caste, peccatrici o sante, sono tutte dotate di una forza straordinaria. Gli spettatori dei due incontri loro dedicati – rispettivamente venerdì 9 aprile (Vedi le triste che lasciaron l’ago) e giovedì 15 aprile (Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende) – potranno avvicinarsi a esse sia attraverso valori e ideali che ancora ci uniscono, sia attraverso la percezione della loro distanza. Fondamentale in Dante, e al contempo mistero della sua poesia, è la capacità di raffigurarle realisticamente, foss’anche quando realtà non sono, ma simboli della stessa.
La figura e l’opera di Dante sono, inoltre, la migliore dimostrazione di come la pretesa di contrapporre la cultura umanistica e quella scientifica sia tanto artificiosa quanto sterile: tutte le forme di conoscenza della sua epoca si incontrano, e, intersecandosi, si alimentano vicendevolmente con risultati straordinari.
A essere oggetto della poesia della Commedia è la conoscenza tutta, e le scienze naturali non fanno eccezione. La precessione degli equinozi, il moto del Sole, le macchie lunari, i fenomeni atmosferici e meteorologici, i temi astronomici sono esposti in forma poetica, insieme ad aritmetica, geometria, logica formale. Ma vale anche l’inverso: spesso è infatti la scienza a fornire immagini poetiche. Questi aspetti saranno oggetto delle lezioni di lunedì 12 aprile (Per la contradizion che nol consente) e lunedì 19 aprile (Più che ‘l doppiar de li scacchi s’inmilla).
“A settecento anni dalla morte di Dante – commentano Alfonso Cornia e Patrizia Trentini – i suoi versi ci affascinano ancora, perché parlano di noi: siamo noi che ci sentiamo in pericolo, in difficoltà emotiva e chiediamo aiuto. Il fascino di quest’opera ci fa scoprire qualcosa che assomiglia all’universale umano: per un particolare che ci colpisce, una volta innamorati, si avrà voglia di scoprire altri particolari del nostro oggetto d’amore e l’insieme non ci potrà più impaurire. Nei nostri incontri con il pubblico speriamo di riuscire a trasmettere questa passione che supera i secoli, questo amor che move il sole e l’altre stelle”.