Una copertina ironica e irriverente e un contenuto importante che sprona a spiegare le ali e a valorizzare talenti e potenzialità, senza avere paura di sentirsi diversi e di pensare fuori dal gregge.
Tutto questo è La rivincita della pecora nera (Sonzogno) il libro che segna l’esordio editoriale di Diego Cusano, artista e illustratore carpigiano che, con le sue illustrazioni capaci di creare nuove storie a partire dagli oggetti quotidiani, ha raggiunto ad oggi 465mila follower.
Diego, qual è stato il percorso che ti portato a sviluppare l’identità artistica che ti contraddistingue oggi?
“Il mio percorso è stato molto coerente: ho frequentato il liceo artistico diplomandomi in arte e restauro delle opere pittoriche e, in seguito, mi sono laureato in Arti visive e Discipline dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti per poi specializzarmi in grafica d’arte. Dopo una serie di mostre collettive e personali ho capito che volevo ‘liberarmi’ dall’ambiente accademico per far capire che l’arte è di tutti.
Così, nel luglio 2013, ho iniziato a creare delle illustrazioni in grado di regalare sorrisi. Mi definisco un ‘ricercatore di fantasia’ poiché ogni giorno ricerco un oggetto del mio quotidiano, gli cambio la funzione originaria e lo faccio rivivere in una nuova veste attraverso il disegno”.
Come è nata l’idea di scrivere un libro? La tematica trae spunto dal tuo vissuto? A chi ti rivolgi?
“Dopo quasi nove anni di attività è arrivata l’esigenza di raccontare le mie esperienze in un libro. Per tanti anni le persone che mi seguono mi hanno chiesto consigli su come alimentare la creatività, coltivare i sogni e realizzare gli obiettivi.
Insieme alla mia editrice abbiamo pensato di realizzare questo libro rispondendo a tutte le domande più frequenti che ricevo regolarmente. Vorrei trasmettere un messaggio positivo visto il contesto storico che attraversiamo, e aiutare tutte le persone a trovare nuovi spunti creativi e a sviluppare il proprio talento”.
Dove sta andando l’arte contemporanea?
“Ovunque. L’artista di oggi è in grado di creare stupore, ammirazione, choc, disgusto proprio come se fosse uno specchio della nostra società. Nell’arte contemporanea c’è molta ricerca e conoscenza dei materiali, unione e sovrapposizione di tecniche diverse ed elevazione di oggetti banali a grandi opere d’arte. In pratica, è tutto confusionale e individualistico proprio come il contesto sociale in cui viviamo”.
Cosa rappresentano i social network per gli artisti di oggi e cosa rappresentano per lei?
“I social per me sono delle gallerie d’arte nelle quali pubblico le mie illustrazioni e grazie alle quali ho creato il mio lavoro. Penso che oggi siano fondamentali per un artista, poiché nei social la comunicazione viaggia alla velocità della luce e raggiunge moltissime persone”.
Dopo questo primo libro hai in programma altri progetti editoriali? Quale ulteriore spinta o nuova direzione vorresti dare alla sua carriera?
“Ho tanti progetti, nuove importanti collaborazioni con brand, e vorrei continuare a regalare sorrisi con le mie illustrazioni soprattutto in questo periodo perché c’è molto bisogno di positività e speranza”.
Chiara Sorrentino