A Modena scatta la zona rossa, ad annunciarlo è il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli. La situazione è grave: i contagi aumentano, crescono i focolai nelle scuole, l’incidenza sale e la pressione sugli ospedali è forte. Come l’area metropolitana di Bologna anche il modenese si tinge di rosso dal 4 al 21 marzo. A deciderlo la Conferenza dei sindaci riunita fino a pochi istanti fa in condivisione con la Regione mentre viene introdotta la zona arancione scuro nel Reggiano.
Tutte le scuole di ogni ordine e grado passeranno alla modalità didattica a distanza.
“L’incidenza della variante inglese è del 50% – spiega Alberto Bellelli – e il veloce trend di crescita dei contagi si sta ripercuotendo dentro gli ospedali dove l’età media dei ricoverati si è abbassato. Il virus ha due settimane di vantaggio rispetto a noi.
L’RT è 1,3 in provincia di Modena, il Governo tra poche ore presenterà il nuovo Decreto ma noi siamo andati ben oltre. Il quadro è preoccupante e noi non possiamo voltarci dall’altra parte. Al momento al Policlinico di Modena e a Baggiovara hanno dovuto sospendere l’attività chirurgica programmata perché la pressione del Covid è troppo alta. Nelle terapie intensive c’è ancora margine ma il ritmo di crescita va troppo veloce. I numeri sono da rosso ma se aspettiamo il Governo passerebbero giorni e giorni e invece occorre agire da subito non possiamo perdere tempo. La scelta oggi ha visto condividere una visione unica da parte di tutti gli amministratori. Dalla giornata di giovedì 4 marzo e fino al 21 marzo scatta la zona rossa come a Bologna”.
La variante inglese è più contagiosa, “è come se fossimo davanti a una nuova epidemia”, prosegue Bellelli.
Il decreto sul passaggio in zona rossa verrà emesso giovedì dalla Regione “ma già da oggi dobbiamo fare la nostra parte, compresi coloro che sino a ieri non venivano toccati dal contagio, perché questi numeri mettono in crisi la sanità del nostro territorio. E’ importante la collaborazione di tutti. L’appello che abbiamo ricevuto dalle aziende sanitarie modenesi è stato quello di dar loro una mano affinché possano rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Siamo tutti stanchi ma stiamo rischiando grosso”, conclude il sindaco.
La zona rossa
In aggiunta alle limitazioni previste per la fascia arancione scuro, in zona rossa è stabilito lo stop alle attività commerciali, con alcune eccezioni: i negozi di generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i fornai, i rivenditori di mangimi per animali, le edicole, i distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, il commercio al dettaglio di materiale per ottica, la produzione agricola e l’allevamento, i servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, i servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli dei Bancomat e Postamat, le attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali. Saranno chiusi pertanto anche tutti i negozi all’interno dei centri commerciali, ad esclusione di quelli che rientrano in queste categorie.
Inoltre, il Governo proprio in queste ore con il nuovo Dpcm ha deciso in merito a due nuove restrizioni nelle zone rosse: la prima riguarda la chiusura anche delle scuole dell’infanzia (oltre alla didattica a distanza al 100% per tutte le scuole dalle elementari e l’Università) la seconda quella delle attività di parrucchiere ed estetista.
Jessica Bianchi