“Non parteciperemo più a gare al massimo ribasso che favoriscono le infiltrazioni, ma i nostri clienti si metteranno in fila per quel che CMB sa fare, garantendo qualità, responsabilità, competenza e trasparenza” ha esordito questa mattina il Presidente Carlo Zini in videoconferenza in streaming dalla sede centrale di CMB a Carpi in occasione del Piano industriale 2021 – 2023.
“Sono passati ormai 120 anni dalla nascita della cooperativa – continua – ma, come allora, siamo gente che sa che si vive del proprio lavoro senza il quale non c’è sviluppo, gente che conosce il valore del radicamento delle persone nell’impresa. Nuove generazioni sono pronte per guidare il Paese e anche CMB, attraverso il progetto Next Generation, un nuovo patto tra generazioni, tra vecchi e nuovi soci. Salutiamo con favore il nuovo esecutivo di concordia nazionale che ricostruisce un clima positivo perché la condivisione dà più forza per fare le cose difficili, investendo risorse per creare lavoro e sviluppo, i sussidi devono finire”.
Nonostante l’emergenza sanitaria ancora in corso, CMB ha creato i presupposti per guardare al futuro e approvato il Piano industriale 2021 – 2023 consolidando il modello di sviluppo già avviato negli anni scorsi, prevedendo una crescita media annua del 9%. Il colosso cooperativo risale la classifica del settore ed è la quinta impresa di costruzione in Italia in un contesto in cui, negli ultimi dieci anni, sono sparite 26 imprese di cui 11 cooperative.
L’impresa carpigiana, a fine 2023, punta a realizzare un giro d’affari di 730 milioni di euro, il 20% dei quali realizzati all’estero con un incremento della marginalità e una riduzione dell’indebitamento, in calo costante dal 2012. Nei prossimi anni CMB rafforzerà il proprio posizionamento competitivo sul mercato delle costruzioni in Italia e punterà sulla crescita internazionale. In questo quadro incerto e con inevitabili condizionamenti sull’attività economica, gli obiettivi di CMB risultano sfidanti, ma sostenuti da un ampio Portafoglio ordini, da attività diversificate sia a livello di prodotto che per area geografica e da una notevole solidità patrimoniale.
Sui mercati internazionali l’attività industriale e commerciale di CMB mira a esportare le specializzazioni in ambito ospedaliero e negli interventi complessi, come la riqualificazione del Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra.
Negli ultimi mesi, si è concretizzata l’acquisizione di un ulteriore lotto di lavori per l’Ospedale Universitario di Odense: si tratta della progettazione e del completamento comprensivo di allestimento di 575 stanze ad elevata intensità tecnologica. A CMB sono stati, inoltre, aggiudicati i lavori per l’ampliamento da due a tre corsie del tratto autostradale Firenze sud – Incisa per conto di Autostrade per l’Italia.
Oltre al giro d’affari, anche la redditività operativa del Gruppo si prevede in costante crescita (+ 13% nel triennio) a fronte principalmente del contributo dei comparti costruzioni e project/servizi. Anche l’attività immobiliare sta beneficiando di una ripresa delle vendite sul segmento residenziale.
CMB imposta il suo Piano industriale puntando sullo sviluppo nelle aree di specializzazione e di esperienza per l’impresa: le costruzioni per committenti pubblici e grandi clienti privati, oltre all’area del project financing e dei servizi ospedalieri. A oggi avanzano a pieno regime alcune grandi commesse in Italia e all’estero come gli ospedali di Pordenone e Odense (DK) e la torre di UnipolSai a Milano, mentre dopo aver concluso l’impegnativa fase preliminare, sono partiti i lavori di restauro del Palazzo delle Nazioni Unite in Svizzera, che verranno terminati entro il 2023.
Fra le strategie adottate da CMB per tutelare la crescita, e la reputazione dell’impresa, è stata fondamentale la gestione della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, che viene mantenuta solida e ben equilibrata con un livello di indebitamento inferiore rispetto alla media di settore, in costante riduzione nonostante l’incremento del giro d’affari.
Le politiche delle risorse umane e il processo di ricambio generazionale sono temi significativi per una cooperativa che si avvia a tagliare il traguardo dei 120 anni di storia: si tratta di riuscire a garantire sviluppo e continuità insieme alla capacità di cambiare e innovarsi. Nel prossimo triennio si prevede una significativa evoluzione dell’organico di CMB, che si concretizzerà con l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 100 tecnici e impiegati, per far fronte all’intenso turn over, e la stabilizzazione dell’organico operaio. Nel 2023 circa il 50% dell’organico impiegatizio avrà una anzianità aziendale inferiore a 5 anni.