L’infermiera Alda Reggiani è la prima vaccinata a Modena

Questa fase della campagna vaccinale anche in Emilia Romagna è riservata - come stabiliscono le disposizioni ministeriali - a chi lavora nella sanità (92.600 addetti) e nelle strutture per anziani e disabili (84.600 persone), per un totale di circa 180mila professionisti che verranno vaccinati nelle prossime settimane. Compresi i degenti nelle Cra.

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Alda Reggiani, la prima vaccinata a Modena

Il Vaccine Day è arrivato. In Italia e in Emilia Romagna, così come in Europa.
Con una partenza simultanea da Piacenza a Rimini, alle 14 di oggi, sono state fatte le prime vaccinazioni contro il Covid-19, che proseguiranno fino alla serata di oggi.
“Dopo tanta attesa, questo giorno è finalmente arrivato. Un giorno storico, nel quale davvero possiamo iniziare e vedere la luce in fondo al tunnel”, affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffale Donini.
Come prevede la macchina organizzativa messa a punto da Regione e Aziende sanitarie, a essere vaccinati nel corso di questa prima giornata saranno circa mille donne e uomini da mesi in prima linea nella lotta al virus: 975 fra medici, infermieri e operatori delle strutture sanitarie e socioassistenziali, a partire da coloro che dovranno poi vaccinare i colleghi.
Questa fase della campagna vaccinale anche in Emilia Romagna è riservata – come stabiliscono le disposizioni ministeriali – a chi lavora nella sanità (92.600 addetti) e nelle strutture per anziani e disabili (84.600 persone), per un totale di circa 180mila professionisti che verranno vaccinati nelle prossime settimane. Compresi i degenti nelle Cra.

Il presidente Bonaccini con la prima vaccinata, a Modena

“Un giorno, questo, a cui tutto il Paese, e non solo, – affermano il presidente Bonaccini, presente all’avvio delle vaccinazioni a Modena, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Donini, presente a Bologna guarda con speranza e fiducia, nella consapevolezza che ci aspetta un periodo ancora molto duro ma che si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Ed è giusto e doveroso partire dagli operatori sanitari e socio-sanitari, donne e uomini che da mesi, così come fanno tuttora, mettono la loro competenza e professionalità al servizio di ognuno di noi e dell’intera comunità. Con la collaborazione delle Aziende sanitarie – che ringraziamo assieme ai protagonisti di questa giornata, coloro che si sono fatti e si faranno vaccinare – abbiamo allestito una macchina organizzativa complessa, perché questa è sicuramente la più grande sfida che la nostra sanità si trova ad affrontare dal dopoguerra ad oggi. Oggi iniziamo il percorso che ci deve portare fuori dalla pandemia, nel quale continuare a rispettare tutte le regole di sicurezza, guardando con una maggiore fiducia ai prossimi mesi. Facciamolo tutti, insieme, come Emilia-Romagna e come Paese”.
Alle 14, a Modena, a ‘scoprire il braccio’ per la prima dose di vaccino (Pfizer-BioNtech), a cui ne seguirà una seconda a distanza di 18-23 giorni c’era Alda Reggiani, infermiera dell’Azienda Usl Modena.
Classe 1970, Alda Reggiani da inizio pandemia ha fornito contributo fondamentale dapprima nell’apertura del primo Drive-Trough provinciale, successivamente, ad attività avviata, ha contribuito alla sorveglianza sanitaria attiva. Da qualche giorno è impegnata nell’organizzazione legata all’apertura del Centro unico vaccinale Covid 19. Preziosa la sua professionalità nell’avvio di nuovi setting nuovi necessari per la gestione pandemica.

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