Cintori, Fimmg: “i test rapidi non sono la nostra priorità”

“E’ importante che i nostri ambulatori non vengano infettati e la priorità in provincia di Modena adesso è la sorveglianza sanitaria che dobbiamo fare per le migliaia di pazienti che sono a domicilio e sintomatici per il covid-19" afferma Dante Cintori, segretario modenese Fimmg, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale

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Tamponi rapidi anche negli ambulatori dei medici di base e dei pediatri dell’Emilia-Romagna. Il provvedimento, operativo tra pochi giorni e che durerà, salvo proroghe, fino a fine anno, è frutto del duplice accordo siglato oggi della Regione: con Fimmg (per i medici di medicina generale) e con Fimp e Federazione Cipe-Sispe-Sinspe (per i pediatri di libera scelta).

Sono quasi 45.000 i tamponi antigenici rapidi, forniti all’Emilia-Romagna dal commissario per l’emergenza Covid-19 insieme ai dispositivi di protezione individual: sono già stati distribuiti nei magazzini delle singole aziende Usl e a brevissimo verranno consegnati a medici e pediatri.

“Un passo molto importante per rafforzare l’attività di indagine epidemiologica- commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alla Sanità Raffaele Donini- ringraziamo i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per la disponibilità dimostrata, perché il loro impegno è prezioso e di grande rilevanza: i Tamponi rapidi antigenici sono un utile strumento per contenere l’epidemia, fornire alla popolazione una risposta tempestiva e una conseguente presa in carico rispetto alla diagnosi nel caso ci sia il sospetto di covid-19”.

“Non è questa la nostra priorità adesso” afferma Dante Cintori, segretario modenese della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale.

“E’ importante che i nostri ambulatori non vengano infettati quindi in base all’accordo nazionale e regionale vedremo come li faremo e dove li faremo. Tra l’altro, per fare i tamponi antigenici c’è una procedura di vestizione e svestizione per cui servono due persone. Ci metteremo a disposizione: i tamponi antigenici non verranno fatti negli ambulatori dei medici di famiglia ma in apposite strutture che l’Asl ci concederà. Non è in questo momento la nostra priorità. La priorità in provincia di Modena adesso è la sorveglianza sanitaria che dobbiamo fare per le migliaia di pazienti che sono a domicilio e sintomatici per il covid-19. Questo ci impegna parecchie ore al giorno perché ognuno di noi ha più di trenta pazienti da monitorare tutti i giorni per capire se peggiorano o se migliorano, che saturazione hanno. La nostra priorità non è quella di fare cinque o sei tamponi antigenici rapidi”.

 

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