Quando la volontà di costruire percorsi di integrazione si incontra con quella di prendersi cura dell’ambiente, nascono iniziative come Le radici dell’accoglienza: lo scorso 3 novembre ha visto il coinvolgimento, presso l’oasi la Francesa di Fossoli, di 16 ragazzi di origine straniera, protag
onisti di un’esperienza che rappresenta, secondo gli organizzatori – Regione Emilia-Romgana, Cooperativa Sociale Il Mantello e associazione Panda Carpi che gestisce l’oasi – il loro percorso all’interno del nostro Paese. L’iniziativa nasce dalla volontà della Regione di mettere gratuitamente a disposizione di cittadini e imprese alberi da piantare sul territorio, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente. A cogliere l’opportunità è stata la Coop. il Mantello, che da diversi anni si occupa di immigrazione e che gestisce un progetto di micro accoglienza che coinvolge 16 ragazzi provenienti da Guinea, Costa d’Avorio, Mali e Somalia. I 16 alberi da frutto piantati dai giovani accolti nel progetto avevano ciascuno un cartellino con il nome del ragazzo e il Paese di provenienza, come simbolo del percorso di crescita necessario per costruire una nuova vita in Italia. “L’albero – spiegano i promotori – rappresenta metaforicamente il migrante che arriva in Italia con delle proprie radici, ma privo di un terreno in cui stare. Non conosce il posto in cui si trova, ma con l’aiuto degli altri si stabilizza e cresce adattandosi al nuovo ambiente”. L’esperienza ha coinvolto appieno i ragazzi, emozionati e felici dell’iniziativa di cui si sono resi partecipi e promotori. La Cooperativa Il Mantello ringrazia il Vivaio Donzelli di Carpi per la fornitura delle piante, il presidente di Panda Carpi Franco Losi, l’ornitologo Giuseppe Cagossi, il botanico Angelo Orlandi e i due rappresentanti GGEV, Maurizio Bulgarelli e Claudio Covili, per la loro partecipazione, essenziale alla realizzazione del progetto.
Marcello Marchesini
