Carpi Fashion System è pronta per lo scatto?

Come nel caso del soggetto unico per la promozione del Centro storico sul fronte del commercio, così sul versante dell’economia del distretto il Comune sempre più prende le distanze dall’idea di società partecipate di difficile gestione per le complicazioni contabili e giuridiche.

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Il distretto del tessile abbigliamento di Carpi, nonostante l’incertezza legata ai contagi da Covid 19, conferma l’edizione digitale di Moda Makers, la manifestazione fieristica inaugurata per la prima volta nel 2011e cresciuta anno dopo anno richiamando buyers dal mondo intero, dal Giappone all’Europa. Dopo la soddisfazione espressa dalla maggior parte delle 36 imprese partecipanti a quella di maggio, Moda Makers Digital si svolgerà a partire dal 18 novembre dando modo alle imprese partecipanti di valorizzare e mostrare al mondo le proprie collezioni donna per l’Autunno/Inverno 2021/22 garantendo al contempo la tutela della salute di tutti.

Non sarà l’unico fronte di impegno per Carpi Fashion System, progetto di sostegno alle aziende del distretto, promosso da Cna, Lapam Confartigianato, Confindustria, Comune di Carpi e Camera di Commercio di Modena, con il determinante contributo di Fondazione CR Carpi: l’Amministrazione Comunale ha prospettato entro la fine dell’anno lo scatto per rendere Carpi Fashion System un soggetto autonomo svincolando il Comune che, pur non occupando più una sedia, manterrebbe il suo impegno politico. Come nel caso del soggetto unico per la promozione del Centro storico sul fronte del commercio, così sul versante dell’economia del distretto il Comune sempre più prende le distanze dall’idea di società partecipate di difficile gestione per le complicazioni contabili e giuridiche. Attualmente, infatti, la procedura prevede che il determinante contributo di 250mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi venga erogato al Comune per finanziare l’importante progetto di sostegno all’economia del distretto. La configurazione autonoma di Carpi Fashion System, oltre a semplificare gli aspetti amministrativi e contabili, aprirebbe le porte a finanziamenti ulteriori messi a disposizione da altri enti, dalla Regione alla Camera di Commercio per il sostegno all’economia del nostro territorio e consentirebbe di occuparsi anche di formazione. La forma tecnico giuridica potrebbe essere quella di un consorzio o di una fondazione, sul modello della Fondazione Campori di Soliera, ma avanti così non si può andare per più di altri quattro o cinque anni mentre Carpi Fashion System merita un futuro.

Sara Gelli

 

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