Boom di richieste per il vaccino antinfluenzale ma le dosi per le categorie non a rischio non saranno abbastanza per tutti. Priorità è stata data agli anziani e a chi ha patologie molto gravi, gli altri devono aspettare. A confermare la situazione sono le farmacie dove sono in ordine centinaia di dosi ma al momento non se ne trovano a sufficienza.
“Tutte le dosi disponibili sul mercato italiano sono state acquistate dalle Regioni – spiega il presidente di Federfarma Emilia-Romagna Achille Gallina Toschi – pertanto le aziende farmaceutiche non hanno più dosi disponibili per la vendita in farmacia al pubblico. Con un accordo siglato dalla Conferenza Stato – Regioni, le regioni hanno deciso di rinunciare all’1,5% delle dosi a favore delle farmacie, in più l’Emilia Romagna ha aumentato questa percentuale dall’1,5 al 3% ma ci sono due criticità: la prima è che non sappiamo quando effettivamente queste dosi arriveranno e il timore è che i tempi siano molto lunghi; l’altra criticità è che comunque consideriamo questo 3% dei vaccini insufficiente e soprattutto in questo momento non riusciamo a dare risposte sicure alle tante richieste che abbiamo quotidianamente. Abbiamo già lunghe liste d’attesa pur non avendo certezze”
Intanto è partita lunedì 12 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale per le fasce a rischio. Le aziende sanitarie hanno distribuito i vaccini ai medici di medicina generale. Hanno diritto alla vaccinazione gratuita persone sopra ai 60 anni, donne in gravidanza o nel post partum, adulti e bambini con patologie croniche, medici e personale sanitario, forze di polizia, donatori di sangue e personale degli allevamenti e dei macelli.