E’ un anno scolastico segnato dall’incertezza e complicato, non solo per i problemi creati dal Covid. Le difficoltà maggiori restano quelle legate all’organizzazione dei servizi integrativi come il pre-scuola e il prolungamento orario, utilizzati dai genitori in modo anche non continuativo per conciliare i tempi del lavoro con le esigenze dei figli. Quando, a distanza di due settimane dall’inizio della scuola, una comunicazione ufficiale del Csi recapitata alle famiglie degli alunni della Scuola primaria Don Milani le ha informate del fatto che non sarebbe stato possibile offrire il servizio del prolungamento orario dalle 16.30 alle 18.30, c’è chi ha protestato facendo presente la necessità di usufruire del servizio per motivi di lavoro.
Premesso che il tempo prolungato è gestito da associazioni selezionate dal Comune attraverso un bando che consente loro di fare attività negli spazi della scuola, occorre che il servizio sia economicamente sostenibile. “Nelle prime due settimane di scuola – spiega Giuliana Gualdi, referente del Centro Sportivo Italiano – in alcuni giorni non si è presentato nessun bambino e in altri due/tre bambini al massimo: un numero non sufficiente per giustificare la presenza di un educatore. Il gettone di presenza è una cifra molto bassa e il Csi rischia di rimetterci se non ci sono una ventina di bambini iscritti e una media di almeno sei bambini che frequentano ogni giorno. Ai genitori abbiamo dunque sottoposto un sondaggio per capire se, a partire dal mese di ottobre, ci sarebbero state le condizioni per avere un maggior numero di presenze ma in pochi hanno risposto e non ci è rimasto che rinunciare all’organizzazione del tempo prolungato, con grande rammarico, dopo dodici anni di ininterrotto servizio e senza alcuna lamentela”.
Solo nel momento in cui è stata recapitata la comunicazione ufficiale alcuni genitori si sono fatti avanti sottolineando la richiesta del tempo prolungato perché termina il loro periodo di smart working o per altri motivi di lavoro. “A loro ho riferito – conclude Giuliana – che il Csi può riattivare il post scuola ma si devono dare fare per coinvolgere altri genitori e garantire un numero di iscritti sufficiente a giustificare il servizio. Alla Primaria Da Vinci il servizio è partito regolarmente il 15 settembre e dal 5 ottobre hanno maggiore affluenza grazie alla collaborazione delle famiglie che si sono organizzate”.
Sara Gelli