“La ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre rappresenta una priorità assoluta”, ha affermato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo. Ma come avverrà il ritorno tra i banchi di scuola? “Distanziamento, uso della mascherina e igiene rappresentano tre pilastri indiscutibili per difendersi dal virus e dunque saranno validi anche per il mondo scolastico. Sopra i sei anni – ha aggiunto Miozzo – sarà richiesto, in Italia come in altri Paesi, l’uso della mascherina, eccezion fatta per alcune situazioni (come interrogazioni, mensa e ginnastica) e il distanziamento”. E se sui famigerati banchi monoposto vi sono ancora più ombre che luci (arriveranno a partire dall’8 settembre e la distribuzione sarà completata nel mese di ottobre), Province e Comuni, stanno lavorando sodo sulla logistica per adeguare le strutture alle normative anti-Covid, identificare ulteriori spazi da mettere a disposizione dei ragazzi e creare percorsi diversificati che disciplinino le entrate e le uscite, nonché i movimenti all’interno degli istituti stessi, in modo da scongiurare per quanto possibile assembramenti. E se gli istituti superiori dovranno fare i conti anche nella nostra città con più d’una criticità, per tutti gli altri ordini di scuola pubblica (dai nidi alle medie per intenderci, le cui strutture sono di proprietà del Comune di Carpi) le cose paiono andare decisamente meglio, come spiega l’assessore alle Politiche scolastiche, Davide Dalle Ave. “Abbiamo fatto numerosi incontri insieme ai dirigenti dei vari Istituti Comprensivi e individuato le priorità su cui è necessario intervenire; anche grazie ad alcune risorse statali eseguiremo alcuni lavori di edilizia leggera su quattro edifici in particolare: le primarie Giotto e Don Milani e le medie Fassi e Margherita Hack”. Gli interventi in corso di realizzazione sono prevalentemente di adattamento funzionale degli spazi, prosegue l’assessore, “finalizzati cioè a ricavare ambienti adeguati per garantire il distanziamento fisico all’interno delle strutture esistenti (attraverso l’abbattimento o la creazione di pareti interne con cartongesso e l’adeguamento impiantistico), ad evitare assembramenti davanti alle scuole, mediante la realizzazione di doppi o tripli accessi perimetrali. Opere che contiamo di completare entro l’avvio dell’anno scolastico”. Insomma gli spazi non preoccupano: “avevamo proposto ai dirigenti la possibilità di utilizzare edifici comunali come la Biblioteca Loria o lo Spazio Giovani Mac’è per fare lezione e garantire così il distanziamento previsto dalla normativa anti contagio ma – conclude Davide Dalle Ave – non ce ne sarà bisogno”.
Jessica Bianchi