Un esercito di oltre 34mila studenti è pronto per tornare tra i banchi di scuola al suono della campanella, il 14 settembre ma, avverte, Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, oltre la metà degli istituti superiori della Provincia potrà ospitare solo l’80 percento degli studenti.
Gli interventi in corso da parte della Provincia per adeguare gran parte dei 30 istituti superiori modenesi – compreso il Vallauri di Carpi – alle regole anti Covid 19 hanno un costo complessivo di 1 milione e 850mila euro e vengono eseguiti sulla base delle richieste dei singoli dirigenti scolastici: sono previsti il potenziamento dei servizi igienici, l’abbattimento di tramezzi per ampliare gli spazi, il rifacimento degli infissi per migliorare l’areazione in classe, l’adattamento di spazi a uso didattico, fino alla fornitura di arredi. Al via anche interventi per la sistemazione di aree cortilive, al fine di evitare assembramenti e favorire l’utilizzo di scale di emergenza per agevolare l’ingresso e l’uscita degli studenti. Sforzi che però non saranno sufficienti per assicurare a tutti i ragazzi la possibilità di assistere alle lezioni in presenza.
“Stiamo lavorando alacremente sul fronte scuola in modo da poter ripartire il 14 settembre in sicurezza. Insieme ai vari dirigenti scolastici stiano cercando di adottare le soluzioni necessarie affinché ogni istituto possa contenere il maggior numero di ragazzi”, sottolinea Tomei. A trovare posto tra i banchi però, in “oltre la metà delle scuole superiori della provincia di Modena sarà solo l’80-85 percento degli studenti. Ogni istituto – prosegue il presidente – si sta organizzando autonomamente per garantire lezioni a distanza a rotazione. La didattica a distanza sarà inevitabile”. E a Carpi? I dirigenti scolastici al momento preferiscono attendere cosa deciderà in queste ore il Comitato tecnico scientifico prima di sbilanciarsi.
Un altro fronte caldissimo, rilancia Tomei, è quello del trasporto scolastico: una criticità alla quale occorre prestare la massima attenzione in vista della ripartenza delle attività didattiche a settembre. Oggi la capienza consentita è del sessanta percento rispetto a quella ordinaria, un dato che preoccupa poiché non è possibile integrare l’attuale dotazione di mezzi e personale.
“Con le regole attuali non è possibile portare tutti i ragazzi a scuola – conclude il presidente della Provincia – e di questo siamo molto preoccupati. Non solo mancano i mezzi fisici necessari per assicurare tutte le corse ma anche le risorse umane. Sul territorio non è più possibile reperire autisti, non ce ne sono a sufficienza, e non possiamo nemmeno reclutarli nelle realtà limitrofe poiché anche lì sono alle prese coi nostri medesimi problemi”.
Oltre la metà degli istituti superiori della Provincia potrà ospitare solo l’80 percento degli studenti
“Stiamo lavorando alacremente sul fronte scuola in modo da poter ripartire il 14 settembre in sicurezza. Insieme ai vari dirigenti scolastici stiano cercando di adottare le soluzioni necessarie affinché ogni istituto possa contenere il maggior numero di ragazzi”, sottolinea Tomei. A trovare posto tra i banchi però, in oltre la metà delle scuole superiori della provincia di Modena sarà solo “l’80-85 percento degli studenti. Ogni istituto - prosegue il presidente - si sta organizzando autonomamente per garantire lezioni a distanza a rotazione. La didattica a distanza sarà inevitabile”. Un altro fronte caldissimo, rilancia infine Tomei, è quello del trasporto scolastico.