“Occorre essere umili e capire chi si ha di fronte perché non tutti ce la faranno”

“Questa esperienza ci ha reso ancor più consapevoli dell’importanza di investire energie e risorse sul web sia a livello di comunicazione che commerciale”, spiega l’imprenditore Luca Pagliani, titolare dell’azienda La Fabbrica del Lino insieme alla moglie Monica Bergianti.

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E’ un vivere naturale ma raffinato quello che ispira il marchio di arredo tessile per la casa La Fabbrica del Lino, tutto made in Carpi, nato nel 2007 da un’idea dell’imprenditore Luca Pagliani (titolare dell’azienda insieme alla moglie Monica Bergianti), e che nel 2008 si ė arricchito anche della linea di abbigliamento LFDL.

E’ uno stile di vita di cui si ė sentita particolarmente la necessità durante il lockdown come ha spiegato lo stesso Pagliani: “durante il confinamento domestico obbligatorio della fase 1, in molti si sono accorti di avere bisogno di una tovaglia o di un copriletto nuovi, di altri asciugamani oppure, semplicemente, hanno sentito il desiderio di rendere la propria casa ancora più accogliente, confortevole e funzionale. Ed ė per questo che appena abbiamo potuto riaprire lo spaccio, a fine maggio, abbiamo registrato un buon afflusso di clienti con precise intenzioni di acquisto. Già durante il periodo di quarantena avevamo continuato a far fronte alle richieste dei clienti e a vendere la merce presente in magazzino tramite lo shop on-line, che ha rappresentato per noi un’opportunità per non restare completamente fermi, seppure un con organico molto ridotto. Adesso che la situazione si sta lentamente normalizzando riscontriamo un calo nell’affluenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un modo diverso di fare shopping: mirato, più cauto e contenuto.

Sul versante aziendale l’impatto del Coronavirus è stato particolarmente gravoso a causa principalmente delle disdette di ordini da alcuni clienti, e delle richieste di ingenti sconti da parte di altri. Abbiamo cercato di mediare e di contenere i costi ma la previsione, per il 2020, ė di un calo di circa il 40-50% del fatturato rispetto allo scorso anno. Una buona parte del nostro fatturato deriva dell’export, ma essendo la pandemia un problema globale abbiamo subito il blocco, seppur a rotazione, in tutti i nostri mercati, prima in Oriente e, successivamente, in Europa”.

Quali sono le difficoltà principali che riscontrate in questa fase 3 dell’emergenza?

“La problematica principale riguarda i nostri dipendenti. Abbiamo dei lavoratori in cassa integrazione e ancora non siamo in grado di stabilire quando si creeranno le condizioni per poterli reintegrare”.

La Fabbrica del Lino è una delle poche aziende italiane che produce a km zero e che offre un prodotto completamente naturale ed eco-friendly, in quanto tutti i capi e i manufatti sono realizzati in fibre naturali (lino, cotone e lana), e sono trattati con sostanze vegetali, eco-compatibili e anallergiche. Una filosofia di vita che, soprattutto negli ultimi anni, sta conquistando una fetta di mercato progressivamente più consistente, grazie alla comunicazione digitale su cui La Fabbrica del Lino ha deciso di investire sempre più. “Questa esperienza ci ha reso ancor più consapevoli dell’importanza di investire energie e risorse sul web sia a livello di comunicazione che commerciale”.

Quali altre strategie state attuando per contrastare la crisi?

“In primis il taglio di tutti i costi non indispensabili. Abbiamo rinegoziato i contratti e le strategie di acquisizione dei servizi esterni e abbiamo selezionato i fornitori di materie prime maggiormente affidabili. Stiamo inoltre ridimensionando i costi di sviluppo e ricerca, e abbiamo posticipato di 24 mesi gli investimenti in macchinari. L’unica area che abbiamo deciso di implementare di circa il 30% ė appunto quella legata alla comunicazione digitale con la realizzazione, tra gli altri progetti, di un nuovo sito”.

Qual è in generale, la sua previsione sul comparto produttivo tessile carpigiano per il futuro?

“E’ difficile da dire. Probabilmente avranno maggiori possibilità di crescita, dopo il crollo delle vendite, le aziende piccole, con strutture meno ingombranti e maggiore flessibilità nella gestione e nelle modifiche in corso d’opera al piano industriale. Nell’immediato occorre essere molto umili, restare collegati e, soprattutto, capire chi si ha di fronte perché non credo che tutti ce la faranno, e il ridimensionamento della filiera e di tutte le categorie corollarie sarà considerevole”.

La Fabbrica Carpi Outlet è in via Del Commercio, 10 ed ė aperta dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30  e dalle 15,00 alle 18,30. Al sabato dalle 9,30 alle 13,00 previo appuntamento (Tel. 059 686818).

Chiara Sorrentino

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