La demolizione della vecchia piscina slitta a giugno

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Cinquanta. Tante sono state le manifestazioni di interesse giunte in Comune per abbattere la vecchia piscina comunale. “Un numero del tutto inaspettato rispetto alle nostre aspettative”, ammette l’assessore al patrimonio, Marco Truzzi, verosimilmente frutto del lungo stop dettato dall’emergenza coronavirus. “Domande che ora devono essere vagliate con attenzione e, inoltre, alcune necessitano di ulteriori integrazioni e questo comporterà uno slittamento rispetto al cronoprogramma che avevano annunciato. Una conseguenza imprevista che, purtroppo, ci costringerà a procedere con l’abbattimento dell’impianto natatorio con un mese di ritardo, ovvero a giugno. Volevamo che il cantiere partisse prima per non inficiare in alcun modo l’apertura estiva dell’adiacente nuova piscina ma ad oggi anche su quel fronte non vi è ancora alcuna certezza”, prosegue l’assessore Truzzi.
L’intervento, che comporterà un esborso per le casse comunali di 300mila euro, è atteso da tempo per poter finalmente mettere la parola fine a una situazione di crescente degrado e incuria.
Un impianto vetusto che, prosegue Truzzi, “era impensabile riutilizzare o rifunzionalizzare in alcun modo”. Ciò che resterà di quel mastodonte di cemento armato e ruggine non sarà altro che un muretto perimetrale: “ripristineremo la permeabilità del terreno e l’estate prossima, in attesa di capire cosa fare di quell’area avremo un nuovo prato”, conclude Marco Truzzi.
Lì, “in asse rispetto al vecchio impianto natatorio”, aveva annunciato il sindaco Alberto Bellelli in occasione della presentazione del Piano degli investimenti per il triennio 2020-2022, dovrebbe “sorgere il futuro Palazzetto dello sport, contenitore polifunzionale realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi”.
Jessica Bianchi

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