Il coronavirus sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale ma sta anche cambiando molte delle abitudini giornaliere, fra cui quella di ridurre l’utilizzo dei contanti a favore dei pagamenti online. Toccare banconote e monete, ma anche digitare i tasti del pin di un bancomat, potrebbe trasmettere il coronavirus e, in questo scenario, le uniche forme di pagamento completamente sicure si dimostrano le transazioni contactless o tramite smartphone.
Da un’azienda di Carpi, Joen Tecnologia Informatica Snc, che da 18 anni fornisce assistenza informatica ai privati e alle piccole e medie imprese, arriva una piattaforma che permette il pagamento in forma elettronica, e che si rivolge a negozi, artigiani, parrucchieri e, più in generale, a tutti coloro che hanno come clienti persone fisiche. Il suo nome è Pagafacile e può essere utilizzata su computer, smartphone o tablet.
Abbiamo chiesto a Giorgio Guaitoli, fondatore insieme a Enrico Bonetti di Joen, di spiegarcene vantaggi e funzionamento.
Come funziona Pagafacile?
“La piattaforma ha un’interfaccia semplice e intuitiva, e prevede diversi tipi di interazione, a seconda del ruolo che si ricopre all’interno della transazione. Il lato Joen, il più complesso, è a cura esclusiva dei nostri tecnici, e garantisce l’assoluta sicurezza di tutte le operazioni riguardanti la gestione dei dati personali e del denaro. Per quanto riguarda il lato del negozio, sono soltanto tre i passaggi che il negoziante deve compiere: inserire prodotti e prezzi, inviare il link per il pagamento ai propri clienti e verificare l’effettivo pagamento. Il cliente finale, poi, deve semplicemente cliccare sul link che riceve, verificare il prodotto e l’importo sulla pagina che gli si aprirà, scegliere la tipologia di pagamento, carta o paypal, e fornire il consenso alla transazione come in un comune pagamento on-line”.
I vantaggi sono per tutti?
“Sì, sicuramente lo sono in questo contesto di emergenza sanitaria in cui è necessario arginare il rischio di contagi ma al contempo favorire il commercio, ma lo saranno anche in futuro. Infatti, il negoziante può limitare la gestione del contante, che spesso rappresenta un costo e un dispendio di tempo, ed è esposto al rischio di furti. Il cliente non ha bisogno di avere il contante con sé, e chi consegna a domicilio non ha più il problema dei resti in moneta e può quindi ridurre i tempi di consegna. E’ ancora più semplice che pagare i grandi siti di e-commerce on-line, con il vantaggio che si sta pagando il negozio della propria città, magari del proprio amico, e quindi si favorisce l’economia locale.
Inoltre, Pagafacile può essere eventualmente abbinato ad una vetrina on-line, facendola così diventare un vero e proprio commercio elettronico. Ci piace pensare che ogni negozio possa diventare, rispettando le proprie caratteristiche, l’Amazon di se stessa, ma con un valore importante in più: il rapporto umano, che grazie alla tecnologia può continuare, anche se a distanza”.
Quali sono le richieste che ricevete oggi da aziende e privati?
“Mai come in questo momento le piccole imprese hanno bisogno di idee e supporto tecnologico per far fronte a questa nuova e incredibile sfida, e il nostro apporto è anche questa piattaforma che rende possibile la vendita limitando contatti e condizioni di rischio. Fra pochi giorni sarà disponibile il portale www.pagafacile.com su cui ci si potrà iscrivere e con cui si potranno avere ulteriori servizi. Per quanto riguarda le consegne, stiamo raccogliendo e configurando i primi ordinativi, stiamo facendo di tutto perché i primi clienti possano utilizzarlo già in questi giorni. Le richieste sono tante, ma cerchiamo di non allungare troppo i tempi di consegna, attualmente stimati in una 5-7 giorni giorni lavorativi. C’è un piccolo costo di gestione mensile, più un costo una tantum per la configurazione e formazione. In questo periodo inoltre, oltre alle consuete attività di sviluppo e gestione di software, gestione hosting e siti web, e riparazione, forniamo anche assistenza gratuita agli insegnanti e abbiamo creato la pagina Facebook ABC-PC in cui si collegano un gruppo di esperti di pc e smartphone per dare consigli gratuiti sulle piccole difficoltà informatiche quotidiane.
E’ il nostro contributo per far sentire le persone meno sole e disorientate in questo periodo”.
Chiara Sorrentino