Sasa Ilic: Resterò sempre legato a Carpi e mi piacerebbe tornare in Italia un giorno

“Premettendo che sono risultato positivo al Coronavirus, ma fortunatamente in maniera asintomatica, non appena la situazione si sarà normalizzata, se arriverà la giusta occasione, tornerò di nuovo ad aiutare il movimento italiano”, dichiara Sasa Ilic, coach della fu Terraquilia.

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Sasa Ilic

Per gli amanti della Pallamano carpigiana il nome di Sasa Ilic (in foto) suona molto famigliare. Proprio nella settimana in cui la Figh – Federazione Italiana Giuoco Handball ha ufficialmente messo fine ai campionati di ogni ordine e grado, il tecnico croato, che gentilmente ha deciso di concedere un’intervista esclusiva al settimanale Tempo, ha riaperto con affetto il libro dei ricordi da capo tecnico della fu Terraquilia, auspicando un pronto ritorno in Italia a emergenza finita.

Coach Sasa Ilic, lei è stato l’ultimo allenatore della Pallamano Carpi in Serie A1. Che ricordo ha di quegli anni, vissuti nella piena valorizzazione di giovani talenti poi divenuti, come Parisini e Sperti, campioni riconosciuti anche in ambito europeo?

“Innanzitutto vorrei salutare calorosamente tutti i carpigiani e gli appassionati di pallamano per l’affetto a più riprese dimostratomi. Sono giorni difficili anche se in Croazia il colpo è stato meno duro rispetto all’Italia. Spero che questa emergenza possa il prima possibile lasciare spazio alla ripresa. Di Carpi ho ricordi intensi: mi sono trovato molto bene, mi sono tolto delle belle soddisfazioni e ho conosciuto bravissime persone con cui sono ancora in contatto, fra cui anche l’ex Ds biancorosso Claudio Cerchiari. Siamo riusciti, con tanti ragazzi giovani che oggi sono pedine importanti del movimento italiano, a creare un percorso di vertice. Fu un peccato non coronare quel percorso con un trofeo”.

Com’è proseguita la sua carriera? Ci potrebbero essere spiragli per poterla rivedere in Italia?

“Tornato in Croazia mi sono rimesso a studiare, mentre allenavo, riuscendo a concludere con successo il Master dell’EHF – European Handball Federation. Certo che mi rivedo in Italia: ci sono stato sempre bene, da giocatore prima e da allenatore poi a Carpi. Qualche contatto, esaurita l’esperienza in Emilia c’era stato nelle scorse stagioni salvo poi non concretizzarsi. Non appena la situazione si sarà normalizzata, se arriverà la giusta occasione, tornerò di nuovo ad aiutare il movimento italiano”.

Come sta vivendo questo periodo di lotta all’emergenza Covid19?

“Premettendo che sono risultato positivo al Coronavirus, ma fortunatamente in maniera asintomatica, passo le giornate circondato dall’affetto della mia famiglia, approfittando della posizione della mia dimora per lunghe passeggiate. La Pallamano mi manca e con tutti i chilometri che sto facendo, potrei anche pensare di tornare… ma per giocare (ridendo n.d.a)”.

C’è un messaggio che si sente di dare ai tanti ragazzi italiani e carpigiani che praticano la pallamano?

“Sono felice nell’aver appreso che due miei ex giocatori Marco Beltrami e Francesco Malagola si sono presi a cuore la situazione della pallamano a Carpi, rifondando quella società che ci vide protagonisti sul campo. A loro dico di proseguire, con tanta passione lavorando per tornare ai vertici della disciplina: dove questa piazza merita di stare. Sarebbe bello rivedere in campo Beltrami, Malagola, Giannetta e Vaccaro insieme un giorno”.

Enrico Bonzanini

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