Mi ha sempre affascinato il fatto che a Carpi siamo circa 60.000 e in Italia circa 60 milioni per cui è facilissimo applicare a Carpi le statistiche nazionali, basta dividere per 1.000!
Sulla base dei dati ISTAT estratti il 20 marzo 2020 (fonte Money.it), possiamo dedurre che ogni anno a Carpi muoiono 643 persone così suddivise tra le prime 10 cause di morte:
Malattie del sistema circolatorio: 233
Tumori: 180
Malattie del sistema respiratorio: 53
Malattie del sistema nervoso/degli organi di senso (Parkinson, Alzheimer…): 31
Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (diabete): 29
Disturbi psichici e comportamentali: 24
Malattie dell’apparato digerente: 23
Cause esterne di traumatismo e avvelenamento (suicidi, omicidi, incidenti stradali…): 20
Cause mal definite e risultati anomali: 14
Malattie infettive e parassitarie: 14
Altre cause: 22
Totale 643/anno che vuol dire circa 54 persone al mese, 12 persone a settimana, quasi 2 al giorno.
Quindi la prima domanda da porsi è “in questi giorni e in queste settimane sono morte più persone dell’anno scorso?”
In alcune città la risposta è sicuramente “sì” e non è mia intenzione minimizzare il dramma di chi ha visto morire i propri cari a causa di questa epidemia.
Ma se in una qualsiasi settimana dell’anno il sindaco in diretta Facebook dicesse che questa settimana a Carpi sono morti 12 nostri concittadini, che effetto vi farebbe?
L’influenza a Carpi
Sempre con le solite proporzioni possiamo dedurre che l’inverno scorso a Carpi ci siano state 7.000 persone colpite dal virus dell’influenza con un picco di 345 contagi nella settimana da 2 all’8 marzo e che probabilmente 8 persone sono morte per l’influenza e le sue complicanze.
Quindi la seconda domanda da porsi è “quest’inverno sono morte di influenza più persone dell’anno scorso?”.
Se in una qualsiasi settimana il sindaco in diretta Facebook dicesse che questa settimana a Carpi sono stati contagiati 345 nostri concittadini, che effetto vi farebbe?
Altre cause di morte “evitabili”?
Ma veniamo alle prime 3 cause di morte (malattie cardiovascolari, tumori e malattie respiratorie) che a Carpi fanno 466 morti l’anno e quindi, più o meno, in marzo avranno ucciso 39 nostri concittadini!
Penso ci siano pochissimi dubbi che la prevenzione di queste malattie passi attraverso alcune “semplici” regole:
Abolizione del fumo
Sana alimentazione
Attività fisica regolare
Controllo del peso
a cui aggiungerei, come regola per la comunità: Riduzione dell’inquinamento di aria, acqua e terra.
Perché allora il Sindaco (non ce l’ho con lui, potrei dire “perché allora Conte…”, è solo per restare nella metafora carpigiana) non fa delle dirette Facebook in cui invita i cittadini a tenere questi comportamenti?
Se il Sindaco desse disposizioni di questo tipo:
Vietato fumare all’aperto a meno di 1,5 metri di distanza dalle altre persone.
Vietato fumare in qualsiasi luogo chiuso in cui possano soggiornare altre persone.
Vietato vendere cibi e bevande zuccherati, soprattutto in luoghi accessibili a minorenni (cosa tra l’altro già vietata dalla legge fin dal 1992 – il Dlgs n. 502/1992, all. n. 1 e alla Legge n. 128/2013, artt. 5-bis e 5-quater dice che “presso tutti i luoghi pubblici e le scuole di ogni ordine e grado deve essere disincentivata la somministrazione di alimenti e bevande contenenti un elevato apporto di sostanze dannose per la salute quali zuccheri semplici aggiunti, dolcificanti, farine raffinate, grassi trans, oli vegetali, nitriti, nitrati e simili – come abbiamo ricordato in un recente incontro a cui era invitato il Sindaco, gli Assessori alla Sanità e all’Istruzione e i Dirigenti di tutte le scuole carpigiane, vedi articolo su Tempo del 20 febbraio 2019 https://temponews.it/2019/02/16/per-una-carpi-sugar-free/).
Obbligo di consumare alimenti di origine vegetale quotidianamente.
Vietato consumare più di 30 g di alcool al giorno.
Obbligo di camminare per 30 minuti al giorno e, se possibile, salire le scale a piedi.
Divieto di portare i bambini a scuola in auto, soprattutto dalle medie!
Divieto di recarsi al lavoro in auto per chi abita all’interno del comune.
Obbligo di essere seguito da dietista e personal trainer per chiunque abbia un BMI superiore a 25.
Cosa fareste? Le seguireste tutti? Additereste come “untori” quelli che vedreste in giro a non rispettarle?
#insiemecelafaremo
Ecco che la prima obiezione che immagino è “un conto sono comportamenti che incidono sulla mia salute, di cui sono libero di disporre, un altro sono comportamenti che possono mettere a rischio la salute di altre persone come contagiarle con un virus”.
Ecco, vi aspettavo perchè non avete capito proprio niente di quello che sta succedendo! Non avete capito proprio niente di #insiemecelafaremo! In un paese con risorse economiche (e ospedali, terapie intensive, respiratori, mascherine e medici) illimitate non sarebbe necessaria la quarantena!
E in un paese di persone mediamente sane questa epidemia farebbe meno danni!
E in un paese meno inquinato molto probabilmente ci sarebbero molte più persone mediamente sane!
Quindi quando tu “incidi” sulla salute dell’ambiente stai mettendo a rischio la salute di tutti!
E quando tu “incidi” sulla tua salute esponendoti (anche solo te stesso) al rischio di malattie prevenibili stai impegnando (se non oggi, domani) risorse economiche che non potranno essere destinate alla cura di chi invece si ammala (o si ammalerà) di malattie non prevenibili.
Lungi da me voler minimizzare l’emergenza attuale, le misure contenitive che si sono rese necessarie e il dramma delle famiglie e dei tanti colleghi direttamente coinvolti.
Bisogna però che tutti ci ricordiamo di cosa siamo disposti e capaci di fare quando capiamo davvero che è per il bene della salute di tutti noi.
Bisogna però che tutti ci ricordiamo che le risorse economiche destinate alla sanità non sono illimitate.
E bisogna che ci governa metta anche domani un decimo dell’impegno e del “polso” che ha usato in questi giorni nella tutela della nostra salute.
Insieme ce la faremo!
Dr. Marco Pignatti, medico