Ridurre gli spostamenti da casa all’ambulatorio medico si può: la ricetta rossa diventa digitale

I pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico con la sola trasmissione, da parte del medico, del "Numero ricetta elettronica" (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale.

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Ridurre il più possibile tutti gli spostamenti, anche quelli da casa all’ambulatorio medico, per scongiurare eventuali occasioni di contatto e contagio.
Con questo scopo, e per andare incontro alle esigenze dei cittadini, la Regione Emilia-Romagna, prima a farlo a livello nazionale, ha attivato la ricetta dematerializzata anche per molti farmaci per i quali era prevista sinora quella rossa cartacea.
Parliamo dei farmaci “in distribuzione per conto” come, ad esempio, gli anticoagulanti orali prescritti dai medici di medicina generale in base al piano terapeutico dello specialista.
Per i farmaci “in distribuzione per conto” e per tutti gli altri prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta su ricetta dematerializzata, inoltre, non è più necessario che il cittadino ritiri presso gli ambulatori medici il promemoria cartaceo della prescrizione.
I pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico con la sola trasmissione da parte del medico al cittadino, secondo modalità tra loro concordate, del Numero ricetta elettronica e mostrando in farmacia il codice fiscale.
Per i pazienti che hanno già attivato, invece, il Fascicolo sanitario elettronico è sufficiente mostrare in farmacia, direttamente dal proprio smartphone, il simbolo del bar code della ricetta.
La Regione ha deciso inoltre di prorogare la validità dei Piani terapeutici dei farmaci e dei dispositivi medici rispettivamente di 3 e 6 mesi, evitando quindi ai cittadini, in questa fase di emergenza, di recarsi negli ambulatori medici per il rinnovo dei documenti, ad eccezione della necessità espressa dai professionisti di rivalutare le terapie in corso.
Infine, anche le esenzioni a validità limitata (ad esempio quelle per asma o neoplasia) in scadenza tra il 24 febbraio e il 30 giugno 2020 sono prorogate d’ufficio di 120 giorni, mentre quelle per disoccupazione e per lavoratori colpiti dalla crisi sono prorogate tutte al 30 giugno 2020.

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