“Abbiamo promosso la petizione affinché venga modificato l’articolo 7 del decreto Speranza che abolisce la quarantena per gli operatori sanitari che non abbiano sintomi ma che siano venuti a contatto con pazienti Covid 19 positivi perché in questo momento non hanno diritto alla quarantena. Chiediamo che il personale sia sempre dotato dei giusti dispositivi e sia verificato lo stato di salute e l’assenza di contagio prima che restino in servizio. Questo per tutelare la salute degli operatori e ancor di più quella dei cittadini perché purtroppo si rischia di far diventare gli ospedali non un luogo di cura ma di rischio e di diffusione del virus mettendo a rischio la salute degli operatori”. Così Carmela Lavinia della Cisl dell’Emilia Romagna.
L a petizione lanciata sulla piattaforma Change. org dai comparti sanità dei sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna ha raccolto grande consenso: quasi 15mila firme in 48 ore. E’ diretta al Governo e al premier Giuseppe Conte, perché venga modificato il recente decreto del ministro alla Salute, Roberto Speranza.
L’articolo 7 di quel provvedimento, infatti, abolisce la quarantena per il personale sanitario impegnato nel fronteggiare l’emergenza da coronavirus. “Riteniamo questa sospensione sia pericolosa per la salute individuale, familiare e collettiva- sostengono i sindacati- perché il personale che ha avuto contatti stretti con pazienti positivi senza i necessari dispositivi andrà a lavorare, in assenza di sintomi, senza sapere se ha contratto o meno il virus”. Del resto, sferzano i sindacati, “non basta chiamarli eroi: è un obbligo prendersi cura di chi ci cura. Rischiare la salute degli operatori per avere più persone a lavorare è sbagliato, perché significa aumentare il rischio dei familiari e della popolazione”
“Ripristinate la quarantena per medici e infermieri”
L a petizione lanciata sulla piattaforma Change.org dai comparti sanità dei sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna ha raccolto grande consenso: quasi 15mila firme in 48 ore.