Oggi non c’è bisogno di introdurre zone rosa o rosse

All'ospedale di Piacenza mamma contagiata partorisce: il bambino sta bene e non ha il virus. I primi due pazienti dimessi. I casi positivi sono 47, quasi 630 i test tampone refertati.

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Una mamma, positiva al Coronavirus, che all’ospedale di Piacenza partorisce un bambino che sta bene e che non ha il virus, e i primi due pazienti dimessi. Sempre dal nosocomio piacentino, infatti, sono usciti un signore di Codogno e un operatore sanitario di Piacenza che lavora al Pronto soccorso del Comune lodigiano, dove fece il triage al paziente 1 (il primo a essere contagiato in Italia). Entrambi, adesso, osserveranno un periodo di isolamento precauzionale a casa, ma stanno bene.
Intanto, in Emilia-Romagna il numero di casi positivi sale a 47, alla luce dei quasi 630 test tampone refertati: 28 a Piacenza, 8 a Parma, 8 a Modena – tutti riconducibili al focolaio lombardo – e 3 a Rimini, sui quali sono in corso approfondimenti epidemiologici.
Dei 47, sono 3 i pazienti in terapia intensiva, quasi la metà sono in isolamento domiciliare a casa.
“Mi auguro – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi – che le cose inizino ad andare meglio avendo esaurito quasi tutte le scorte di tamponi da refertare, ora siamo un po’ in arretrato solo su Rimini (i casi ancora in corso di analisi sono circa una quarantina a fronte degli oltre 600 tamponi refertati). Sono state fatte cinque classi di tamponi da eseguire a seconda della gravità a partire da chi presenta sintomi sino ad arrivare a chi non ne ha e attualmente si trova in isolamento a casa, ovviamente per questi ultimi qualora diventassero sintomatici la classe di priorità diverrebbe massima.
Da oggi – aggiunge Venturi – ai due attuali laboratori di Bologna e Parma si affiancherà anche quello di Pievesestina in provincia di Cesena. Desidero inoltre tranquillizzare le famiglie che in queste ore si erano poste l’interrogativo se fosse necessario un certificato medico per il rientro a scuole dei loro figli alla riapertura delle scuole. L’Ufficio scolastico regionale mi ha infatti confermato che non sarà necessario alcun certificato medico per essere riammessi a scuola”.
Venturi chiarisce poi che “non ci sono elementi per parlare di focolaio in Emilia-Romagna, anche alla luce delle nuove positività. Il nostro sistema sanitario è in grado di sostenere la situazione al meglio, sia per quanto riguarda i cittadini sia nei confronti del personale sanitario.
Oggi non vi è bisogno di introdurre zone rosa o rosse, facciamo bene quello che stiamo facendo e non vi è la necessità di restringere ulteriormente i movimenti dei cittadini”.

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