Un viaggio nella fantascienza con Nicola Catellani

I racconti di Nicola Catellani, laureato in Astronomia e appassionato di fantascienza, fanno incetta di premi: secondo posto al XII Trofeo La Centuria e la Zona morta per Sim Sala Bit, il premio speciale Lucca Comics & Games per il Vecchio blaterone, mentre Il posto più felice sulla terra è tra i racconti selezionati e pubblicati nell’antologia di N.A.S.F. - Nuovi autori science Fiction.

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Laureato in Astronomia e giornalista pubblicista, il carpigiano Nicola Catellani, classe 1968, lavora da anni in un ente pubblico, ma in città è noto soprattutto per il suo impegno nel mondo dello scautismo Agesci, dove è stato anche quadro regionale e formatore per adulti educatori a livello nazionale, e per i suoi racconti fantascientifici che, da un po’ di tempo, stanno facendo il giro d’Italia. “Sono sempre stato un appassionato di fantascienza e, negli anni, ho collezionato oltre 1.500 tra romanzi e antologie sul genere. A chi legge molto, spesso viene naturale anche scrivere, inventare e raccontare le storie che viaggiano nella sua mente, e questo è accaduto anche a me”.

All’età di 17 anni, Catellani ha esordito come autore nella fanzine di fantascienza torinese Pulp pubblicando due racconti e, da allora, non ha mai smesso di scrivere e pubblicare.

Il suo racconto Il vecchio Blaterone, oltre ad aver vinto ex aequo con altri tre scrittori il premio SFIDA 2019, è stato l’unico insignito del premio speciale Lucca Comics & Games. 

“E’ un racconto di fantascienza al femminile – ha spiegato l’autore – in cui tutti i personaggi sono donne, anzi per la precisione ragazze, incaricate di riportare su carta le infinite storie che un computer declama. Le protagoniste sono naufragate su un pianeta disabitato e non conoscono altre storie al di fuori di quelle del computer. E’ per questo che tali racconti per loro diventano la “mitologia” del pianeta, storie che devono per forza essere vere, perché sono l’unico legame con le loro origini. Nessuna di queste giovani le mette in dubbio, tuttavia scopriranno che non sono le uniche: possono crearne di nuove. Col tempo queste storie diventeranno forse una nuova mitologia, o forse saranno il primo passo per la nuova letteratura del pianeta ma, in ogni caso, mi piace pensare che la capacità di vedere cose che ancora non esistono sia il primo passo verso ogni progresso della società”.

Poi, c’è Sim Sala Bit, un fantasy umoristico ambientato in un negozio di riparazioni informatiche dove lavorano due personaggi: un giovane convinto di avere poteri magici, coi quali si ritiene in grado di risolvere tutti i problemi tecnici senza averne la competenza, e una piccola fatina che, forse, i poteri magici li ha davvero, ma preferisce risolvere le cose in modo normale.

Alla fine del 2019 Nicola Catellani ha pubblicato il racconto Il posto più felice sulla Luna con N.A.S.F.Associazione Nuovi Autori Science Fiction: dal 2005 organizza un concorso di narrativa fantascientifica volto alla pubblicazione di un’antologia con un tema specifico sempre diverso. Lo scorso anno, per celebrare il 50° anniversario dello sbarco sulla Luna, il tema ispiratore dovevano essere le missioni spaziali in generale, con particolare riferimento alla Luna o alle missioni Apollo della NASA. 

“Si tratta di un racconto – ha commentato Catellani – ambientato in un futuro imprecisato in cui la Luna è stata ampiamente colonizzata, tanto che vi sono stati costruiti anche dei parchi divertimento. 

Uno di questi, però, non ha avuto vita lunga ed è stato abbandonato, ma al suo interno non tutto è rimasto disattivato…”.

Dopo tanti racconti hai pubblicato o vorresti pubblicare anche un romanzo? Qual è il tuo sogno letterario nel cassetto?

“Ho provato a sperimentarmi anche nel romanzo, partecipando più volte al Premio Odissea per romanzi di genere fantastico, promosso dalla casa editrice specializzata Delos Books. 

Nel 2018 il mio romanzo La Regola delle Case di Wode è stato segnalato dalla giuria, e nel 2019 Via Lattea per negati è arrivato tra i dieci finalisti. Entrambi sono romanzi di fantascienza umoristica. Non ho fatto in tempo a partecipare all’edizione 2020 e al momento non ho pubblicato ancora nulla, ma gli esperimenti continuano”.

Chiara Sorrentino

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