Pascoli e Berengario per i diritti dei bambini

Grandi lenzuola sono state appese all’esterno, ognuna per rappresentare uno dei diritti stabiliti dalla Convenzione Onu approvata il 20 novembre del 1989, per ricordare ai bambini, ma soprattutto agli adulti, che la strada verso un pieno riconoscimento dei diritti dell’infanzia, a distanza di trent’anni, è ancora lunga.

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Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare. Chiedo un sorriso di chi sa amare. Chiedo un papà che mi abbracci forte. Chiedo un bacio e una carezza di mamma. Io chiedo il diritto di essere un bambino. Di essere speranza di un mondo migliore. Sarà che posso contare su di te? Chiedo una scuola dove posso imparare. Chiedo il diritto di avere la mia famiglia. Chiedo di poter vivere felice, chiedo la gioia che nasce dalla pace, chiedo il diritto di avere un pane, chiedo una mano che m’indichi il cammino. Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso

La preghiera di Madre Teresa di Calcutta ha concluso la Giornata dei Diritti dei bambini celebrata, come da tradizione, dalla Scuola d’Infanzia Berengario e dalla Primaria Pascoli nella mattinata del 20 novembre: grandi lenzuola sono state appese all’esterno, ognuna per rappresentare uno dei diritti stabiliti dalla Convenzione Onu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989, per ricordare ai bambini, ma soprattutto agli adulti, che la strada verso un pieno riconoscimento dei diritti dell’infanzia, a distanza di trent’anni, è ancora lunga. Alla cerimonia era presente la dirigente scolastica Antonella De Ienner insieme alla vice preside Antonella Ascari e alla Funzione Strumentale e coordinatrice distrettuale Progetto Infanzia in Rete, Letizia Stajano. Il progetto è durato più di un mese durante il quale i bambini della scuola d’infanzia hanno lavorato gomito a gomito con i più grandi della scuola elementare per interpretare a loro modo i diritti e fissarli sulla tela con tecniche diverse su una base di colori a tempera. Per rappresentare il diritto a essere mantenuti hanno incollato sulla sagoma disegnata di un bambino alcuni vestiti e accanto tanti disegni; per raffigurare il diritto all’istruzione hanno appeso un grembiule. Intonando La marcia dei diritti sotto la guida del Maestro Pietro Rustichelli, i bimbi hanno raggiunto il cortile della scuola Berengario per piantare un melograno per ricordare che, come ogni bambino, anche l’albero ha bisogno di cure per crescere.

S.G.

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