Unieco scalda l’inverno della politica

Aimag deve aver visto nell’acquisizione di Unieco Holding Ambiente potenzialità di espansione in attività come la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti industriali che attualmente non appartengono alla sfera della multiutility. Il tema arriverà nei consigli comunali a dicembre.

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Aimag ha presentato un’offerta non vincolante per gli asset di Unieco Holding Ambiente, società con base a Reggio Emilia attiva nel settore del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti. La scelta di partecipare al bando con scadenza fissata al 22 novembre è stata condivisa con i sindaci dei Comuni che compongono la proprietà di Aimag.

Un anno fa erano state una quarantina le manifestazioni di interesse da parte di soggetti italiani e stranieri che si erano fatti avanti per l’acquisto ma solo una decina di società si è accreditata versando 20mila euro in questa fase intermedia: l’offerta non vincolante consente infatti di scremare i pretendenti che potranno studiare a fondo le caratteristiche societarie di Unieco Holding Ambiente verificandone tutti gli aspetti economici. Entro il mese di gennaio i soggetti interessati dovranno presentare l’offerta definitiva che, stando alle indiscrezioni, potrebbe aggirarsi tra i gli 80 e i 120 milioni di euro.

Unieco Holding Ambiente è il pezzo più pregiato della cooperativa reggiana il cui fallimento risale a due anni e mezzo fa ed è stata messa in vendita nell’ambito del processo di liquidazione coatta amministrativa dell’intero gruppo. Unieco Holding Ambiente si è presentata all’inizio del mese di novembre a Rimini a Ecomondo: 258 dipendenti, 22 società partecipate e 35 impianti presenti in cinque regioni d’Italia (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Puglia). Alla presentazione del bilancio 2018 nel mese di luglio l’ad Carnevali fissava il valore della produzione a 84 milioni di euro (in crescita rispetto ai 74 milioni del 2017 e ai 71 del 2016), annunciava la fine dei debiti con le banche (ammontava a 22 milioni di euro) e vantava un patrimonio consolidato di oltre 78 milioni di euro. L’ipotesi di acquisizione da parte di Aimag garantirebbe una cessione in blocco di Unieco Holding Ambiente che altrimenti potrebbe diventare spezzatino se oggetto di speculazioni. Il ricavato della vendita della divisione ambientale servirà per risarcire i creditori di Unieco.

Aimag deve aver visto nell’acquisizione di Unieco Holding Ambiente potenzialità di espansione in attività come la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti industriali che attualmente non appartengono alla sfera della multiutility.

Il tema arriverà nei consigli comunali a dicembre e scalderà la politica locale chiamata a pronunciarsi sull’operazione perché quella che si prefigura come un’opportunità di espansione per la multiutility non comporti poi la necessità che altri debbano intervenire in soccorso di Aimag in futuro.

Sara Gelli

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