Dopo il successo delle prime tre edizioni torna, per il quarto anno, Carpi Foto Fest – Focus Giovani, la manifestazione che, promossa dal Gruppo Fotografico Grandangolo BFI – APS, con il patrocinio di Comune di Carpi, Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e il contributo di Fondazione CR Carpi, si svolgerà a Carpi dal 16 novembre al 1° dicembre. La manifestazione trae quest’anno ispirazione dal cinquantesimo anniversario dell’allunaggio. A dare il via alla manifestazione sarà, sabato 16 novembre, alle 10, presso la Sala Cervi di Palazzo Pio, l’inaugurazione delle mostre di questa edizione. Se in Fire, la vincitrice per la Sezione Giovani delle letture di portfolio dell’edizione 2018, Giovanna La Montanara racconta l’ambiguità dell’animo umano, così desideroso di comprendere il senso dell’infinito da non essere più consapevole della fragilità dei limiti della propria quotidianità, in Camera 35. Fuori e dentro il campo, il vincitore della Sezione Senior, Giulio Nori, indaga la consequenzialità degli eventi, del ripetersi delle azioni umane, costrette, forse, in una dinamica costante e vincolante di causa-effetto. La fotografia stessa, come esperienza del vivere, è rappresentata nell’immagine Through the tunnel di Giuseppe Petruzziello, vincitore per la sezione Foto singola della scorsa edizione del festival.
Anche quest’anno sarà presente una selezione di autori appartenenti a circoli e gruppi fotografici provenienti da diverse regioni d’Italia: Francesco Ciranna, Martina Gennaretti, Gaia Mattioli e Stefano Schiaffonati trasportano gli spettatori, con il loro Hello hero, nel mondo dei confini e dei tentativi di superamento, in un’idea di viaggio distante dalla concezione contemporanea. Se le distanze si sono progressivamente ridotte, i 19.000 km percorsi da questi giovani per arrivare in Mongolia hanno consentito ai fotografi di riportare alla ribalta il senso stesso del viaggio: perdere punti di riferimento per poterne ricostruire sempre di nuovi. Da Perugia, per Officina Creativa, due fotografe di grande talento – Cecilia Borellini con Scintille e Silvia Ricci con Dove vanno i sogni quando ci si sveglia? – mostreranno un mondo intimo e profondo, da un lato con il mostrare l’infinita persistenza del senso delle cose, che vivono e sopravvivono, riemergendo dal buio e trasformandosi tramutano in luce, dall’altro la dualità del nostro pensare e sognare. Gli scatti di Nicola Cordini proiettano nella contemporaneità con il suo lavoro In or out: l’attuazione della Brexit è davvero come un buco nero? Per il Gruppo Grandangolo, Tania Boni condurrà lo spettatore, attraverso il suo Oporòw, all’interno di alveari abitativi, dove le singole identità sembrano scomparire a favore dell’infinito ripetersi dello stesso elemento architettonico. Al Carpi Foto Fest sarà presentata anche una selezione dei vincitori della Sezione Young del progetto Talent Scout Fiaf 2019: Cina – appunti di viaggio di Martina D’Agresta, l’ambiente incontaminato immortalato da Jessica Francesconi in Dalla terra al cielo, il racconto delle identità della famiglia di Alessandro Castellani in Noi e la street photograpy di Ugo Milano in Foto singole. Sara De Luca con Galassie corporee racconta del continuo desiderio di interrogarci sulla complessità dell’animo umano, mentre il Collettivo Eyes Young espone il progetto Sopra di me, dentro di me, attraverso cui mostra la meravigliosa e crudele consapevolezza di non essere altro che una piccola parte del tutto.
Ricco anche il programma di Workshop, conferenze, laboratori e incontri. Alle 17,30 di sabato16 novembre, presso la Sala Cervi, Renza Grossi della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia terrà la conferenza Guarda che luna! Parole ed immagini per ripercorrere la storia iconografica del nostro satellite.
Domenica 17 novembre, alle 9,30, la sede del Grandangolo presso la Casa del Volontariato, sarà lo sfondo per il workshop sulla Street pohotography a cura di Alex Liverani. Alle 15 le attività torneranno invece presso la Sala Cervi: Piera Cavalieri e Gabriele Bartoli discuteranno di Parole della contemporaneità, un punto di vista sul mondo di oggi. Un percorso in cui la fotografia è cronaca, è ricerca, è impegno sociale, è racconto antropologico, è sguardo critico, ma è anche linguaggio poetico ed estetico.
Nello stesso spazio, sabato 23 novembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, Silvano Bicocchi sarà il conduttore di Leggere la fotografia, in cui l’opera fotografica sarà letta in chiave di condivisione e sfida culturale delle poetiche, alla ricerca di una lettura soggettiva dell’immagine fotografica e di una sua analisi critica. Domenica 24 novembre, dalle 14,30 alle 17, Monica Venassi terrà Teatro delle ombre: verso l’infinito, un laboratorio per partecipanti dai 5 ai 12 anni, i quali potranno sperimentare, all’interno di un set a postazioni multiple, l’uso delle proiezioni luminose e della fotografia istantanea. Infine, il festival ospiterà un importante momento di riflessione sulla fotografia contemporanea, con la presentazione, sabato 30 novembre, alle 17, del libro Doppio sguardo. Conversazioni tra fotografi, a cura di Silvia Camporesi, con introduzione di Luca Panaro e contributi di Paola Di Bello. Il testo raccoglie nove dialoghi, spaziando tra stili e personalità diverse della fotografia italiana.